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Un viaggio nell’autorappresentazione artistica
Dal 23 febbraio al 29 giugno, il Museo civico San Domenico di Forlì si trasformerà in un palcoscenico per l’autorappresentazione artistica con la mostra “Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie”. Questa esposizione, un vero e proprio saggio in immagini, esplora il significato profondo dell’autoritratto attraverso i secoli, offrendo uno sguardo inedito sull’essenza dell’artista, la sua percezione di sé, il suo ruolo nella società e la sua visione del mondo. La mostra curata sapientemente, presenta oltre duecento opere che spaziano dall’antichità al Novecento, celebrando l’arte attraverso l’artista stesso.
Il mito di Narciso come fondamento dell’autoritratto
L’autoritratto affonda le sue radici nel mito di Narciso, narrato da Ovidio nelle Metamorfosi. Il riflesso di Narciso nell’acqua diventa metafora dell’auto-rispecchiamento dell’artista. Leon Battista Alberti, nel suo “De pictura” (1435), riprende questa immagine come modello per gli artisti, teorizzando le arti visive come arti speculative e elevando l’artista a figura intellettuale, protagonista del proprio tempo. Questo concetto fondamentale permea l’intera esposizione, offrendo una chiave di lettura per comprendere l’evoluzione dell’autoritratto nel corso della storia.
Le sezioni tematiche della mostra
Il percorso espositivo è suddiviso in diverse sezioni tematiche, ognuna delle quali esplora un aspetto specifico dell’autoritratto:
* **’Il mito dell’artista. Narciso e la nascita del ritratto’**: Questa sezione iniziale indaga le origini dell’autoritratto, con opere emblematiche come il “Narciso alla fonte” del Tintoretto dalla Galleria Colonna di Roma, il “Narciso” di Paul Dubois dal Museo D’Orsay e la suggestiva “Reflecting Pool” di Bill Viola.
* **’Per speculum… L’immagine dell’Invisibile’**: Questa sezione si concentra sul volto come espressione dell’anima e veicolo del divino, esplorando la dimensione spirituale dell’autoritratto.
* **’Acquistare… nome. Il ruolo sociale dell’artista. L’artista soggetto narrante’**: Qui si analizza come l’autoritratto possa assumere significati diversi e farsi portavoce di istanze sociali e politiche.
* **’Autobiografie. Le passioni e la storia’**: Questa sezione esplora l’autoritratto in chiave romantica, come espressione di un mito dell’artista eroe solitario e profeta dell’arte.
Nel XX secolo, l’autoritratto diventa uno “studio di sé” continuo e ossessivo, in cui l’artista cerca di conoscersi e farsi conoscere attraverso una molteplicità di immagini.
Riflessioni sull’autoritratto nell’era digitale
La mostra di Forlì offre una prospettiva affascinante sull’evoluzione dell’autoritratto, dal mito di Narciso al selfie contemporaneo. In un’epoca dominata dall’immagine e dalla cultura dell’apparenza, l’autoritratto assume nuove connotazioni e significati. La mostra invita a riflettere sul ruolo dell’immagine nella costruzione dell’identità e sulla relazione tra l’artista e il suo pubblico.