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La requisitoria del Pubblico Ministero: ergastolo con isolamento per Chukwuka Nweke
Durante la terza udienza del processo presso la Corte d’Assise di Trento, il pubblico ministero Fabrizio De Angelis ha richiesto la massima pena, l’ergastolo con un anno di isolamento diurno, per Chukwuka Nweke, il 38enne accusato dell’omicidio di Iris Setti. Il PM ha descritto l’aggressione come un atto di “violenza inaudita”, confermando tutti i capi d’imputazione, comprese le aggravanti, e rigettando qualsiasi attenuante generica.
Dettagli dell’accusa: omicidio volontario aggravato, rapina e violenza sessuale
Nweke, presente in Italia dal 2007, è accusato di omicidio volontario aggravato, rapina e violenza sessuale con l’aggravante di violenze gravi. La ricostruzione del PM ha delineato la sequenza degli eventi, a partire dall’aggressione a un ospite del centro di accoglienza Il Portico, fino al brutale attacco a Iris Setti nel parco Nikolajewka.
La notte del delitto: una ricostruzione degli eventi
Secondo l’accusa, tra le 21.45 e la prima chiamata alle forze dell’ordine, Nweke avrebbe aggredito Iris Setti, colpendola ripetutamente a mani nude, per poi abusare sessualmente di lei e rubarle un anello d’oro. Il PM ha sottolineato che l’azione violenta di Nweke, pur compiuta a mani nude, dimostrava la chiara volontà di uccidere, superando di gran lunga la forza necessaria per sopraffare la vittima.
L’autopsia: un quadro di violenza estrema
L’esame autoptico ha rivelato un numero impressionante di colpi, non meno di 49, oltre alla frattura del dito a causa del furto dell’anello e lesioni alla sfera sessuale. Questi elementi, secondo l’accusa, confermano la ferocia e la premeditazione dell’atto.
Capacità di intendere e volere: l’assenza di disturbi psichiatrici
Il PM ha evidenziato che Nweke è stato sottoposto a diverse visite psichiatriche, senza che sia stata riscontrata alcuna sintomatologia psichiatrica. È stata inoltre esclusa la rilevanza psicologica del “morbo di koro”, una credenza tipica di alcune zone dell’Africa, come possibile movente o attenuante.
Le parti civili: la presenza dei familiari e dei legali in aula
In aula erano presenti i parenti di Iris Setti, costituitisi parti civili e rappresentati dai legali Andrea De Bertolini e Giovanni Rambaldi, insieme all’avvocato Manuela Biamonte, in rappresentanza dell’aggredito al centro di accoglienza. L’imputato, invece, non era presente in aula.
Un atto di barbarie che scuote la comunità
La richiesta di ergastolo per Chukwuka Nweke riflette la gravità di un crimine che ha sconvolto la comunità di Rovereto e l’intero paese. L’efferatezza dell’omicidio di Iris Setti, unita alla violenza sessuale e alla rapina, evidenzia una brutalità inaccettabile. Mentre il processo continua, è fondamentale che la giustizia faccia il suo corso, garantendo al contempo il rispetto per la memoria della vittima e il sostegno ai suoi familiari. La vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza pubblica e sulla necessità di interventi efficaci per prevenire simili tragedie in futuro.