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La fine di un’era industriale
Questa mattina, a Torino, è iniziata la demolizione delle ex Officine Grandi Motori (OGM), un complesso di archeologia industriale di circa 70.000 metri quadrati situato nel quartiere Aurora. La picconata simbolica, data dall’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, segna la fine di un’era industriale e l’inizio di un ambizioso progetto di riqualificazione.
Dalle origini alla dismissione
La storia delle OGM affonda le sue radici nel tardo Ottocento, quando l’area ospitava le Officine Meccaniche Michele Ansaldi, specializzate nella costruzione di macchine utensili. Successivamente, un accordo con la Fiat trasformò la produzione in quella di vetture leggere a quattro cilindri. Con il passaggio all’Ansaldo, lo stabilimento si dedicò anche ai propulsori navali. Negli Anni Venti, la Fiat riacquisì l’area, destinandola alla produzione di grandi motori. Lo stabilimento, colpito dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, riprese la sua attività negli Anni Cinquanta, per poi essere progressivamente dismesso a partire dal 1971, in seguito alla nascita della Grandi Motori Trieste.
Un progetto di riqualificazione ambizioso
Il progetto di riqualificazione, interamente privato, prevede la trasformazione dell’ex area industriale in un nuovo polo urbano. Si inizierà dalla parte sud, dove sorgerà un parco pubblico di 15.000 metri quadrati, residenze private e universitarie, e un parcheggio con aree verdi e alberate. La parte nord sarà invece oggetto di un restauro conservativo dei fabbricati esistenti. Il fabbricato denominato ‘Basilica’ sarà destinato a uso commerciale, mentre i piani superiori del ‘Lingottino’, edificio progettato dall’architetto Giacomo Mattè-Trucco (lo stesso del Lingotto), saranno adibiti a strutture turistico-ricettive.
Le prossime fasi del progetto
Dopo le demolizioni, l’area sarà sottoposta a bonifica, per poi dare il via al progetto vero e proprio, affidato all’impresa Mattioda, soggetto attuatore del programma di riqualificazione urbanistica. La trasformazione delle ex OGM rappresenta un’importante opportunità per il quartiere Aurora, che si prepara a diventare un polo attrattivo per residenti, studenti e turisti.
Un bilancio tra passato e futuro
La demolizione delle ex OGM segna la fine di un’epoca industriale a Torino, ma allo stesso tempo apre le porte a un futuro di riqualificazione e sviluppo urbano. Il progetto rappresenta una sfida importante per la città, chiamata a coniugare la memoria del passato con le esigenze del presente, creando uno spazio vivibile e sostenibile per i cittadini.