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Allarme di Fontana: Bruxelles potrebbe centralizzare i fondi di coesione
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha lanciato un allarme sulla possibile centralizzazione dei fondi di coesione europei. Durante un evento a Monza, Fontana ha riportato le dichiarazioni del vicepresidente della Commissione Europea, Raffaele Fitto, il quale avrebbe ventilato l’ipotesi di gestire i fondi a livello nazionale, a causa della cattiva gestione da parte di alcune regioni. Fontana ha espresso timore per le conseguenze che tale decisione potrebbe avere sulla Lombardia, sottolineando l’importanza di questi fondi per sostenere le attività produttive e la formazione professionale nella regione.
La coesione territoriale è un principio fondamentale dell’Unione Europea, volto a ridurre le disparità economiche e sociali tra le regioni. I fondi di coesione sono strumenti finanziari che l’UE mette a disposizione degli Stati membri e delle loro regioni per realizzare progetti che promuovano lo sviluppo economico, l’occupazione e la competitività. La gestione di questi fondi è spesso delegata alle regioni, che conoscono meglio le esigenze e le priorità del proprio territorio. Tuttavia, la Commissione Europea può intervenire e centralizzare la gestione se riscontra irregolarità o inefficienze nell’utilizzo dei fondi.
Lombardia a rischio: “Sarebbe un colpo mortale per la nostra economia”
Fontana ha ribadito con forza che la Lombardia non può permettersi di perdere la gestione dei fondi di coesione. Ha sottolineato che questi fondi rappresentano due pilastri fondamentali per lo sviluppo della regione e che la loro perdita significherebbe sottrarre linfa vitale a un territorio che funge da locomotiva per l’intero Paese. Il presidente ha criticato l’idea di penalizzare tutte le regioni a causa degli errori commessi da alcune, evidenziando l’importanza di valutare caso per caso e di non compromettere lo sviluppo di quelle regioni che hanno dimostrato di saper gestire efficacemente i fondi europei.
La Lombardia, con il suo tessuto produttivo dinamico e diversificato, è una delle regioni più importanti d’Italia e d’Europa. Le sue imprese, i suoi centri di ricerca e le sue università contribuiscono in modo significativo alla crescita economica e all’innovazione del Paese. I fondi di coesione europei rappresentano un’opportunità preziosa per sostenere lo sviluppo di questo territorio, finanziando progetti che migliorino le infrastrutture, promuovano l’innovazione e creino nuove opportunità di lavoro.
Fontana attacca il federalismo fiscale: “Roma ci depreda delle risorse”
Oltre alla questione dei fondi di coesione, Fontana ha sollevato anche il problema del federalismo fiscale, definendo la situazione attuale una “vergogna”. Ha espresso indignazione per il fatto di dover “andare col cappello in mano a Roma” per ottenere risorse che, a suo dire, la Lombardia produce in abbondanza. Fontana ha sostenuto che dovrebbe essere Roma a chiedere alla Lombardia il residuo fiscale, ribaltando la prospettiva e sottolineando il contributo della regione al bilancio nazionale.
Il federalismo fiscale è un sistema di finanziamento degli enti territoriali (regioni, province, comuni) che prevede una maggiore autonomia nella gestione delle risorse e nella riscossione dei tributi. L’obiettivo è quello di responsabilizzare gli enti territoriali e di incentivare una gestione più efficiente delle risorse pubbliche. Tuttavia, l’attuazione del federalismo fiscale in Italia è ancora incompleta e presenta diverse criticità, tra cui la disparità di risorse tra le regioni e la difficoltà di garantire un’equa distribuzione dei servizi pubblici.
Un equilibrio delicato tra autonomia regionale e responsabilità nazionale
Le dichiarazioni di Fontana sollevano questioni cruciali sul rapporto tra le regioni e l’Unione Europea, e tra le regioni e lo Stato italiano. Da un lato, è comprensibile la preoccupazione di un presidente regionale che vede minacciata l’autonomia e la capacità di programmazione del proprio territorio. Dall’altro, è necessario garantire un utilizzo efficiente e trasparente dei fondi pubblici, sia a livello europeo che nazionale. Trovare un equilibrio tra autonomia regionale e responsabilità nazionale è una sfida complessa, che richiede un dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti e una visione condivisa dello sviluppo del Paese.