
Il Cantastampa: un’esclusiva rassegna musicale
Nel panorama musicale italiano degli anni ’60 e ’70, una rassegna si distinse per la sua originalità: il Cantastampa. Ideato dal giornalista Sandro delli Ponti, membro della commissione selezionatrice del Festival di Sanremo, il Cantastampa aveva una particolarità unica: escludeva i parolieri professionisti, ammettendo esclusivamente autori iscritti all’Ordine dei giornalisti. Questa iniziativa, durata per cinque edizioni (Rimini 1963, Taormina 1964, San Benedetto del Tronto 1966, Trento 1968, e Cantagiro 1972), vide nomi illustri del giornalismo italiano cimentarsi nella scrittura di testi per canzoni.
Giornalisti prestati alla musica: un parterre d’eccezione
Da Maurizio Costanzo a Sandro Ciotti, da Gianni Minà a Antonio Lubrano, da Giuseppe Marotta a Diego Calcagno, da Vincenzo Buonassisi a Salvatore Galeazzo Biamonte, il Cantastampa vantava un parterre di giornalisti di spicco. I loro testi furono musicati da compositori del calibro di Ennio Morricone, Luis Bacalov, Stelvio Cipriani, Enrico Simonetti e molti altri, creando un connubio inedito tra giornalismo e musica.
Un tesoro dimenticato riscoperto
Nonostante la sua originalità e i nomi coinvolti, il Cantastampa non ha lasciato molte tracce nella memoria collettiva. Le riprese televisive, trasmesse dalla Rai, risultano introvabili, e la maggior parte dei brani non furono mai incisi, con poche eccezioni come “Che mondo strano” dei Rokes e “Giovane ventenne” di Otello Profazio. Tuttavia, grazie al lavoro di Michele Bovi e Pasquale Panella, il Cantastampa rivive nel libro ‘C’era una volta il Cantastampa. Quando i giornalisti spodestarono i parolieri’ (Coniglio Editore), che raccoglie i testi inediti, le foto e le testimonianze di quell’epoca.
Il libro di Bovi e Panella: un viaggio nella memoria del Cantastampa
Il libro di Michele Bovi, arricchito da un racconto autobiografico di Pasquale Panella sui rapporti con il mondo della discografia, rappresenta un’importante opera di recupero della memoria storica del Cantastampa. Bovi ha ritrovato tutti i testi inediti delle cinque edizioni, le foto e persino le ricevute per gli ingaggi degli artisti, offrendo uno spaccato inedito di un’epoca in cui il giornalismo e la musica si sono incontrati in modo sorprendente.
Il Cantastampa sui social media: una nuova vita per i testi inediti
Oltre al libro, i testi inediti del Cantastampa saranno disponibili anche sui social media, sulle pagine Instagram e Facebook del Cantastampa (@cantastampa). A partire dal 20 febbraio, celebrità del giornalismo leggeranno i testi, proponendoli al pubblico in un formato nuovo e coinvolgente. Tra i nomi coinvolti, Mattia Feltri, Marco Travaglio, Aldo Grasso, Manuela Moreno, il Gabibbo di Antonio Ricci, Carmen Lasorella, Aldo Vitali, Mariolina Sattanino, Tiberio Timperi, Italo Cucci e Maria Concetta Mattei, che interpreterà “Lupara Twist” di Kris Mancuso, proprio come fece Pino Donaggio.
Un’iniziativa culturale di valore
Il Cantastampa rappresenta un esempio unico di come il giornalismo e la musica possano incontrarsi, dando vita a un’esperienza culturale originale e innovativa. Il libro di Bovi e Panella e l’iniziativa sui social media contribuiscono a riscoprire e valorizzare questa esperienza, offrendo al pubblico un’occasione per conoscere un aspetto poco noto della storia della musica italiana.