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Il Cantastampa: un’esclusiva dei giornalisti
Il Cantastampa, una rassegna musicale ideata dal giornalista Sandro delli Ponti, si distingueva per una particolarità unica: escludeva i parolieri, ammettendo esclusivamente giornalisti iscritti all’Ordine come autori dei testi delle canzoni. Questa iniziativa, che si è svolta in cinque edizioni tra il 1963 e il 1972, ha visto la partecipazione di firme illustri del giornalismo italiano, tra cui Maurizio Costanzo, Sandro Ciotti e Gianni Minà. I loro testi venivano poi musicati da compositori di fama come Ennio Morricone e Luis Bacalov, e interpretati da grandi nomi della musica italiana come Gianni Morandi e Mia Martini.
Un evento dimenticato, ma non del tutto
Nonostante il successo e la risonanza dell’epoca, il Cantastampa non ha lasciato molte tracce nella memoria collettiva. Le riprese televisive delle serate, trasmesse dalla Rai, sono attualmente introvabili nelle Teche. Inoltre, la maggior parte delle canzoni non è mai stata incisa, con poche eccezioni come “Che mondo strano” dei Rokes e “Giovane ventenne” di Otello Profazio. Tuttavia, l’importanza e l’originalità del Cantastampa meritano di essere riscoperte e valorizzate.
Il libro di Bovi e Panella: un’opera di recupero della memoria
Michele Bovi, con il libro ‘C’era una volta il Cantastampa’, ha compiuto un’importante opera di recupero della memoria, ritrovando i testi inediti delle cinque edizioni, le foto e persino le ricevute degli ingaggi degli artisti. Il libro è arricchito da un racconto autobiografico di Pasquale Panella sui suoi rapporti con il mondo della discografia. Questa pubblicazione rappresenta un’occasione unica per riscoprire un evento culturale di rilievo, che ha visto i giornalisti vestire i panni dei parolieri e creare un connubio inedito tra giornalismo e musica.
Celebrità del giornalismo danno voce ai testi inediti
Per celebrare la pubblicazione del libro, i testi inediti del Cantastampa saranno letti in video sulle pagine Instagram e Facebook del Cantastampa (@cantastampa). A recitarli saranno altre celebrità del giornalismo, tra cui Mattia Feltri, Marco Travaglio e Aldo Grasso. Questa iniziativa rappresenta un modo originale e coinvolgente per far conoscere al pubblico i testi di quelle canzoni, riportando in vita un evento culturale dimenticato.
Un esperimento culturale unico e irripetibile
Il Cantastampa rappresenta un esperimento culturale unico e irripetibile, che ha dimostrato come il giornalismo e la musica possano incontrarsi e creare qualcosa di originale e innovativo. La rassegna ha offerto ai giornalisti la possibilità di esprimere la propria creatività attraverso la scrittura di canzoni, mentre ai musicisti ha offerto l’opportunità di collaborare con autori provenienti da un mondo diverso. Il libro di Bovi e Panella ci ricorda l’importanza di valorizzare e preservare la memoria di eventi culturali come il Cantastampa, che hanno contribuito a rendere più ricco e variegato il panorama culturale italiano.