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Una lunga attesa giunge al termine
A partire dal mese di aprile, i familiari delle vittime dell’eccidio di Pietransieri, una delle pagine più dolorose della storia abruzzese durante la Seconda Guerra Mondiale, potranno finalmente presentare l’istanza per ottenere i risarcimenti a cui hanno diritto. L’annuncio è stato dato dall’avvocato Lucio Olivieri, figura chiave nell’iter giudiziario che ha portato a questo risultato.
Quindici milioni di euro per gli eredi
Agli eredi delle 128 vittime, trucidate dai soldati nazisti nel novembre del 1943, saranno destinati complessivamente 15 milioni di euro. Finora, i risarcimenti erano stati riconosciuti solo al Comune di Roccaraso e a una parte delle famiglie coinvolte nella tragedia.
L’iter giudiziario e l’esecutività della sentenza
“La sentenza pronunciata dalla Corte d’Appello lo scorso dicembre diventerà esecutiva a marzo. Per questo, dal primo aprile possiamo procedere con la richiesta dei fondi Pnrr per i parenti delle vittime”, ha dichiarato l’avvocato Olivieri, sottolineando l’importanza di questo passo avanti. I giudici della Corte d’Appello avevano quantificato i risarcimenti in seguito al via libera della Corte di Cassazione, che a fine novembre aveva stabilito che “le richieste di risarcimento possono essere evase anche in maniera individuale e non per forza collegiale”, aprendo la strada ai risarcimenti individuali.
L’eccidio di Pietransieri: una ferita ancora aperta
L’eccidio di Pietransieri, consumatosi il 21 novembre 1943, costò la vita a 128 civili inermi, trucidati nel bosco dei Limmari dai soldati nazisti con l’accusa, mai provata, di sostenere i partigiani. Tra le vittime, 60 donne, 34 bambini con meno di 10 anni e numerosi anziani. Una comunità intera spazzata via dalla furia della guerra.
Roccaraso e la memoria
Nel 2017, il Tribunale di Sulmona aveva condannato la Germania al risarcimento di 1 milione e 600 mila euro nei confronti del Comune di Roccaraso e di circa 5 milioni da versare agli eredi delle vittime dell’eccidio. A Pietransieri, frazione del comune di Roccaraso, vive ancora una superstite di quell’orrore, Virgilia Macerelli, oggi ottantasettenne, testimone silenziosa di una tragedia che ha segnato per sempre la sua vita e quella della sua comunità.
Un atto di giustizia necessario
Il via libera ai risarcimenti per i familiari delle vittime di Pietransieri rappresenta un atto di giustizia dovuto, seppur tardivo. Non potrà cancellare l’orrore di quella strage, ma contribuirà a lenire il dolore di chi ha perso i propri cari e a tenere viva la memoria di una tragedia che non deve essere dimenticata. È fondamentale che la memoria di questi eventi continui a essere tramandata alle future generazioni, affinché simili atrocità non si ripetano mai più.