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Le rivelazioni di Mauro Cid
Il tenente colonnello Mauro Cid, ex aiutante di campo di Jair Bolsonaro tra il 2019 e il 2022, ha riferito agli inquirenti che l’ex presidente ha mantenuto viva la speranza di convincere le Forze armate a partecipare a un colpo di Stato fino quasi alla fine della sua amministrazione. Le testimonianze di Cid sono state rilasciate al giudice Alexandre de Moraes, due giorni dopo che la Procura Generale ha denunciato Bolsonaro e altri 33 per tentativo di colpo di Stato e un piano per assassinare l’allora presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva.
La “fiamma” della speranza
Secondo quanto riferito da Cid, Bolsonaro “continuava a tenere accesa la fiamma che qualcosa potesse accadere. Lui ha sperato fino all’ultimo momento”. Queste dichiarazioni sono state rilasciate a de Moraes, relatore della Corte suprema sul caso. Le rivelazioni di Cid gettano nuova luce sulle dinamiche interne all’amministrazione Bolsonaro e sulle sue presunte manovre per sovvertire l’esito delle elezioni.
Il “piano” per monitorare il giudice Moraes
In un altro video, diffuso da Cnn Brasile, Cid ricorda che il “presidente era piuttosto nervoso” per le indagini del giudice Moraes e aveva stabilito un “piano” per monitorare il magistrato. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore elemento di gravità alle accuse contro Bolsonaro, suggerendo un tentativo di interferire con il corso della giustizia.
Il contesto politico brasiliano
Le rivelazioni di Mauro Cid si inseriscono in un contesto politico brasiliano particolarmente teso, segnato dalla polarizzazione e dalla contestazione dei risultati elettorali. Le indagini sul presunto tentativo di colpo di Stato rappresentano un momento cruciale per la democrazia brasiliana e potrebbero avere conseguenze significative per il futuro politico del paese.
Un quadro inquietante
Le dichiarazioni di Mauro Cid dipingono un quadro inquietante della presidenza Bolsonaro, suggerendo una volontà di mettere in discussione le istituzioni democratiche e di ricorrere a mezzi illegali per mantenere il potere. È fondamentale che le indagini proseguano con rigore e trasparenza, al fine di accertare la verità e garantire che i responsabili siano chiamati a rispondere delle proprie azioni.