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L’assenza del testimone chiave
Ancora una volta, Enrique Bye Obando, giovane norvegese di origine nicaraguense e amico della studentessa italo-norvegese che ha denunciato la presunta violenza sessuale di gruppo, non si è presentato in tribunale a Tempio Pausania. La sua assenza, nonostante la conferma della notifica, pesa sul processo a Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, accusati di violenza sessuale di gruppo.
La notifica e le mancate comparizioni
Nonostante la conferma della notifica in Norvegia, dove risiede, Obando ha disertato l’aula per la terza volta consecutiva. Il tribunale aveva già tentato di convocarlo in precedenza, ma solo a dicembre si è avuta la certezza della ricezione della notifica. La sua testimonianza era considerata cruciale, soprattutto per la difesa degli imputati.
La richiesta di rogatoria internazionale
Di fronte alla persistente assenza di Obando, gli avvocati della difesa stanno ora valutando la possibilità di richiedere una rogatoria internazionale per poterlo ascoltare in videoconferenza. L’accompagnamento coattivo è stato escluso, rendendo la rogatoria l’unica opzione percorribile per ottenere la sua testimonianza.
L’accusa di violenza in Norvegia
Enrique Bye Obando era stato accusato dalla stessa studentessa di averla violentata in un campeggio in Norvegia, un anno prima del presunto stupro in Costa Smeralda. La ragazza non aveva mai denunciato formalmente l’episodio in Norvegia, ma ne aveva parlato agli inquirenti italiani dopo aver denunciato l’episodio in Sardegna. Obando, intervistato, aveva negato ogni accusa, affermando che la ragazza gli aveva persino chiesto scusa per aver mentito.
Implicazioni e prossimi passi
L’assenza di Enrique Bye Obando complica ulteriormente un processo già complesso e delicato. La decisione dei giudici sulla richiesta di rogatoria internazionale sarà determinante per il prosieguo del procedimento e per la ricerca della verità sui fatti contestati.