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Apertura del Processo a Milano
Giovedì mattina si aprirà, davanti alla sesta sezione penale del Tribunale di Milano, il primo processo scaturito dalla maxi inchiesta di Polizia, Guardia di Finanza e Procura riguardante le attività illecite degli ultras delle curve di San Siro. La prima udienza vedrà la richiesta di costituzione come parti civili da parte del Milan e della Lega Serie A, al fine di ottenere risarcimenti per i danni subiti.
Imputati e Accuse
Il processo immediato, con rito ordinario, vede imputati gli ultras rossoneri Christian Rosiello, ex bodyguard del rapper Fedez, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello del capo della Sud Luca Lucci. Questi tre, come altri ultras arrestati nell’inchiesta, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata a estorsioni e aggressioni. Tra gli episodi contestati, spicca l’aggressione ai danni del personal trainer Cristiano Iovino, avvenuta nella notte tra il 21 e il 22 aprile 2024.
Il Caso Iovino e la Posizione di Fedez
Cristiano Iovino, noto personal trainer dei vip, fu aggredito dopo una rissa in un locale che coinvolgeva anche Fedez e altri. La Procura ha chiesto l’archiviazione delle accuse di rissa e lesioni nei confronti del rapper, poiché Iovino non ha mai sporto denuncia e ha chiuso una transazione privata con un risarcimento di 10mila euro.
Testimonianze e Richiesta di Parte Civile
Tra i testimoni indicati nella lista dei pubblici ministeri, figurano lo stesso Iovino, gli ultras rossoneri già arrestati e a processo con rito abbreviato, e altre vittime di violenze ed estorsioni, tra cui gli steward dello stadio. Milan, Lega Serie A e, nel caso del rito abbreviato, anche l’Inter, hanno manifestato l’intenzione di costituirsi parti civili.
Rito Abbreviato per Altri Imputati
Luca Lucci, capo della curva Sud del Milan, e i capi della curva Nord dell’Inter, Andrea Beretta e Marco Ferdico, hanno optato per il rito abbreviato, che inizierà il 4 marzo e coinvolgerà un totale di 19 imputati.
Impatto e Considerazioni
Il processo rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nel mondo del tifo calcistico. La costituzione di parte civile da parte di Milan e Lega Serie A sottolinea la volontà di contrastare attivamente tali fenomeni e di tutelare l’immagine del calcio italiano. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi del processo e le eventuali condanne, ma è chiaro che la giustizia sta cercando di fare luce su un sistema che per troppo tempo ha operato nell’ombra.