
Operazione congiunta nel porto di Gioia Tauro
Un’operazione congiunta della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di 788 chili di cocaina purissima nel porto di Gioia Tauro. L’intervento rientra in un piano d’azione più ampio volto a intensificare i controlli nell’area portuale, al fine di intercettare i traffici illeciti che sfruttano la movimentazione di migliaia di container.
Dettagli del sequestro e valore sul mercato
La cocaina era nascosta all’interno di due container provenienti dal Sud America. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe generato un profitto di oltre 126 milioni di euro per le organizzazioni criminali coinvolte. Il sequestro rappresenta un duro colpo per il narcotraffico internazionale, che utilizza il porto di Gioia Tauro come punto di transito strategico.
Modalità di occultamento sofisticate
Le indagini hanno rivelato la sofisticatezza delle tecniche utilizzate dai trafficanti per occultare la droga. Alcuni panetti di cocaina erano nascosti all’interno di sacchi di pellet, mentre altri erano stati accuratamente celati in un’intercapedine ricavata nel vano motore di un container refrigerato contenente pesce surgelato. Queste modalità di occultamento evidenziano l’ingegnosità dei criminali nel tentativo di eludere i controlli.
Tecnologie avanzate e unità cinofile in azione
L’operazione di sequestro è stata resa possibile grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, come le apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che hanno permesso di individuare i container sospetti. Successivamente, le unità cinofile del gruppo di Gioia Tauro della Guardia di Finanza hanno confermato la presenza della droga, contribuendo in modo determinante al successo dell’operazione.
Intensificazione dei controlli e lotta al narcotraffico
Il sequestro di cocaina nel porto di Gioia Tauro testimonia l’efficacia dell’intensificazione dei controlli e della collaborazione tra le forze dell’ordine e le autorità doganali. L’operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta al narcotraffico internazionale e nella tutela della sicurezza e della legalità nel territorio calabrese.
Un porto sotto pressione
Il porto di Gioia Tauro, per la sua posizione strategica, rimane un punto nevralgico per il traffico di stupefacenti. Questo sequestro, pur rappresentando un successo per le forze dell’ordine, sottolinea la necessità di mantenere alta la guardia e di investire in risorse e tecnologie per contrastare efficacemente la criminalità organizzata.