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L’appello di Fabio Porta per la liberazione di Americo De Grazia
Fabio Porta, parlamentare italiano eletto nella ripartizione America meridionale e membro della Commissione Affari esteri della Camera dei deputati, ha lanciato un appello accorato al governo italiano affinché intensifichi gli sforzi per riportare a casa Americo De Grazia e tutti i cittadini italiani detenuti arbitrariamente nelle carceri del regime venezuelano. La dichiarazione è seguita a un incontro presso il suo ufficio a Montecitorio con la figlia dell’ex deputato italo-venezuelano, durante il quale sono state discusse le gravi condizioni di detenzione e la mancanza di accesso ai diritti fondamentali.
Le condizioni di detenzione di Americo De Grazia
“Sono oltre sei mesi che il mio collega e cittadino italiano Americo De Grazia è rinchiuso presso il centro di detenzione conosciuto come ‘Elicoide’ a Caracas”, ha dichiarato Porta, sottolineando la notorietà del centro per le denunce di torture e violazioni dei diritti umani. L’Elicoide è tristemente noto come prigione degli oppositori più sgraditi al governo di Nicolas Maduro. Porta ha evidenziato come, in questi sei mesi, ai familiari, ai legali e agli stessi diplomatici italiani sia stato impedito qualunque contatto con Americo De Grazia, un uomo di 65 anni bisognoso di particolari cure sanitarie. Questa situazione drammatica, secondo il deputato del PD, è purtroppo analoga a quella di altri sei connazionali, tra cui il cooperante Alberto Trentini, detenuto da oltre tre mesi in Venezuela.
L’impegno del Partito Democratico e le iniziative future
Porta ha assicurato che, insieme ai suoi colleghi del gruppo parlamentare del Partito Democratico, continuerà a esigere dal governo italiano lo stesso impegno politico e diplomatico che in casi recenti ha permesso il ritorno a casa di altri detenuti italiani all’estero. Il gruppo parlamentare valuterà inoltre qualsiasi iniziativa utile all’immediata liberazione dei detenuti italiani in Venezuela, sottolineando l’urgenza di un intervento concreto per tutelare i diritti e la salute dei connazionali.
Il contesto politico e sociale in Venezuela
La detenzione di Americo De Grazia si inserisce in un contesto politico e sociale particolarmente teso in Venezuela. Il paese è da anni afflitto da una grave crisi economica, sociale e politica, caratterizzata da iperinflazione, scarsità di beni di prima necessità, violazioni dei diritti umani e repressione delle opposizioni. Numerose organizzazioni internazionali hanno denunciato le violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo di Nicolas Maduro, tra cui arresti arbitrari, torture e processi iniqui. La situazione dei detenuti politici e dei prigionieri di coscienza è particolarmente preoccupante, con segnalazioni di condizioni di detenzione disumane e mancanza di accesso a cure mediche adeguate.
Un appello per la dignità e i diritti umani
La vicenda di Americo De Grazia e degli altri italiani detenuti in Venezuela solleva interrogativi profondi sulla tutela dei diritti umani e sulla responsabilità della comunità internazionale di fronte a regimi autoritari. L’appello di Fabio Porta è un monito a non dimenticare la situazione critica in cui versano molti cittadini italiani all’estero e a intensificare gli sforzi diplomatici e politici per garantire il loro rilascio e il rispetto dei loro diritti fondamentali. È fondamentale che il governo italiano continui a esercitare pressioni sul governo venezuelano affinché rispetti i diritti umani e garantisca condizioni di detenzione dignitose per tutti i prigionieri.