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L’indagine si allarga: spunta il nome di Giacomo Tortu
L’inchiesta sul presunto gruppo di cyber-spie Equalize, coordinata dal pm Francesco De Tommasi e condotta dai carabinieri del Ros e del Nucleo investigativo di Varese, si arricchisce di un nuovo elemento. Oltre alle dichiarazioni di Carmine Gallo, ex ispettore di polizia accusato di essere a capo del gruppo, una seconda testimonianza avrebbe individuato in Giacomo Tortu, fratello del celebre velocista Filippo, il presunto mandante dello spionaggio ai danni di Marcell Jacobs.
Informazioni mediche e comunicazioni nel mirino
Secondo quanto emerso, la testimonianza incriminerebbe Giacomo Tortu per aver commissionato a Carmine Gallo l’acquisizione illecita di informazioni sensibili riguardanti Marcell Jacobs. Nello specifico, si tratterebbe di dati relativi agli esiti delle analisi del sangue del campione olimpico, mai coinvolto in vicende di doping, e di intercettazioni di telefonate e chat intercorse tra Jacobs e il suo staff, inclusi allenatore e nutrizionista. I fatti risalirebbero al periodo tra il 2020 e il 2021.
Il ruolo di altri indagati e un avvocato padovano
Dagli atti dell’indagine emerge anche il coinvolgimento di un avvocato padovano, il cui ruolo sarebbe stato quello di contatto tra Giacomo Tortu e Carmine Gallo. L’avvocato, al momento, non risulta indagato. Per l’operazione di spionaggio, si sarebbero attivati anche Lorenzo Di Iulio e l’hacker Gabriele Pegoraro, entrambi indagati ma non ancora interrogati. Al momento, neanche Giacomo Tortu e suo fratello Filippo sono stati sentiti dagli inquirenti. Gli atti d’indagine non evidenziano un coinvolgimento diretto di Filippo Tortu nella vicenda, lasciando aperta l’ipotesi di un’iniziativa autonoma del fratello Giacomo.
Le prossime mosse dell’inchiesta
L’inchiesta prosegue con l’obiettivo di chiarire il ruolo di tutti i soggetti coinvolti e di accertare le motivazioni che avrebbero spinto Giacomo Tortu a commissionare lo spionaggio ai danni di Marcell Jacobs. Sarà fondamentale ascoltare le versioni dei diretti interessati, a partire da Giacomo Tortu e dagli altri indagati non ancora interrogati, per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e individuare eventuali responsabilità.
Un quadro complesso e delicato
L’indagine sul presunto cyber-spionaggio ai danni di Marcell Jacobs solleva interrogativi inquietanti sul mondo dello sport e sulla tutela della privacy degli atleti. La vicenda, ancora in fase di accertamento, presenta aspetti complessi e delicati che richiedono un’attenta valutazione da parte degli inquirenti. Sarà fondamentale garantire il diritto alla difesa di tutti gli indagati e accertare la verità dei fatti nel rispetto delle procedure legali.