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Ungaretti tra i banchi di scuola: un talento in erba
Le pagelle rivelano un quadro interessante del giovane Ungaretti: eccellente in aritmetica, con un voto di 10, ma meno brillante in “componimento italiano”, dove ottenne un 7. Un dato curioso, se si considera la sua futura fama di poeta e scrittore. Questi documenti scolastici offrono uno spaccato della formazione del giovane Ungaretti, in un contesto multiculturale e cosmopolita come quello di Alessandria d’Egitto.
L’Istituto Don Bosco: un crogiolo di culture
“Nel primo anno scolastico, la scuola alimentare aveva cinque classi con 33 alunni, e tra questi c’era il giovane Giuseppe”, ha aggiunto Ayman. Il padre di Ungaretti, Antonio, originario di Lucca, si era trasferito in Egitto per lavorare come operaio allo scavo del canale di Suez. Dopo la sua prematura scomparsa, la madre, Maria Lunardini, anch’essa lucchese, gestì un forno in una zona popolare di Alessandria, dove Ungaretti trascorse la sua infanzia e giovinezza.
Alessandria: un’influenza multiculturale
La serata celebrativa, con la presenza dell’Amerigo Vespucci, ha rappresentato un’occasione per riscoprire le radici di Ungaretti e il suo profondo legame con Alessandria d’Egitto, una città che ha avuto un ruolo fondamentale nella sua formazione umana e intellettuale.
Un genio in nuce
La storia di Ungaretti, con le sue pagelle che rivelano un talento non ancora pienamente espresso in ambito letterario, ci ricorda che il genio può manifestarsi in modi inaspettati. La sua eccellenza in matematica, unita alla sua esperienza in un ambiente multiculturale, ha contribuito a formare un poeta unico, capace di esprimere con intensità e profondità l’esperienza umana.