Pressione sull’IVA in Sudafrica
In Sudafrica, l’attesa per la presentazione del nuovo bilancio da parte del ministro delle Finanze Enoch Godongwana è accompagnata da crescenti preoccupazioni riguardo a un possibile aumento dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA). Questa eventualità, che graverebbe ulteriormente sui consumatori, si profila sullo sfondo di un dibattito acceso sull’efficacia delle politiche fiscali nel paese.
Le perplessità del direttore dell’agenzia delle entrate
Edward Kieswetter, direttore del South African Revenue Service (Sars), ha espresso dubbi sull’opportunità di un aumento dell’IVA. Durante un evento finanziario, Kieswetter ha ricordato come l’incremento dell’IVA dal 14% al 15% nel 2018 non abbia prodotto un aumento “radicale” delle entrate. A suo parere, sarebbe più vantaggioso investire nella Sars per migliorare la capacità di riscuotere le tasse da coloro che, pur dovendole, non le versano.
Potenziale di riscossione inesplorato
Secondo i modelli teorici, il mancato gettito fiscale in Sudafrica potrebbe ammontare a circa 25 miliardi di euro all’anno. A questa cifra si aggiungono circa 16 miliardi di euro derivanti da dichiarazioni dei redditi in sospeso e imposte dovute ma non pagate per mancanza di mezzi. In totale, la “sotto-riscossione” delle imposte si aggirerebbe intorno ai 40-42 miliardi di euro all’anno.
Modernizzazione della Sars come soluzione
Kieswetter ha sottolineato l’importanza di modernizzare la Sars per potenziarne la capacità di riscossione, ampliare la base imponibile e migliorare la compliance fiscale. Questo, a suo avviso, è fondamentale per ridurre l’onere del debito fiscale del Sudafrica, che alcuni economisti temono possa raggiungere quasi l’80% del PIL nei prossimi tre anni. “Abbiamo un onere del debito che non è sostenibile”, ha affermato Kieswetter. “Se costruiamo un’amministrazione delle entrate credibile, efficiente ed efficace, in grado di colmare il divario tra spese ed entrate e di ridurre il fatto che ogni 20 centesimi di entrate che raccogliamo non fanno altro che tenere i lupi lontani dalla porta e non riscatta nemmeno il debito, ma serve solo a coprire il costo del debito. Bisogna iniziare a ridurre questo numero per entrare in un ciclo più virtuoso”.
Un approccio alternativo per la sostenibilità fiscale
La posizione di Kieswetter invita a una riflessione più ampia sulle strategie per migliorare la sostenibilità fiscale in Sudafrica. Invece di ricorrere a facili aumenti dell’IVA, che potrebbero penalizzare i consumatori e avere un impatto limitato sulle entrate, un investimento mirato nel potenziamento dell’amministrazione fiscale potrebbe rivelarsi una soluzione più efficace e duratura. Questo approccio, sebbene richieda un impegno a lungo termine, potrebbe generare benefici significativi in termini di aumento del gettito fiscale e riduzione del debito pubblico.