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Un Tributo Istituzionale e Culturale
In occasione del suo 85° compleanno, la Sala della Regina della Camera dei Deputati ha ospitato l’evento ‘… Ma tu rimani, buon compleanno Faber’, un omaggio a Fabrizio De André, il poeta degli ultimi e cantautore dell’animo umano. L’iniziativa, voluta dalla Presidenza della VII Commissione Cultura e organizzata da AssoConcerti, ha riunito istituzioni, colleghi, affetti e studenti delle scuole superiori, testimoniando l’attualità e l’importanza del suo messaggio.
L’onorevole Anna Ascani ha sottolineato come le parole di De André siano ancora vive e parlino all’Italia di oggi, citando anche la partecipazione del vincitore di Sanremo, Olly, con le sue canzoni durante la serata dei duetti. Il sottosegretario Gianmarco Mazzi ha ricordato il lato umano di De André, descrivendolo come una persona simpatica, autoironica e di grande dolcezza d’animo. Federico Mollicone, presidente della Commissione cultura, ha evidenziato come De André appartenga alla tradizione letteraria e poetica del Novecento italiano, capace di evocare mondi e raccontare storie uniche e universali.
L’Eredità di un Artista Impegnato
Bruno Sconocchia, presidente di AssoConcerti e manager di De André, ha sottolineato l’eredità culturale e sociale del cantautore, centrata sulla capacità critica, l’attenzione per il diverso e l’emarginato, la ricerca di giustizia e di libertà. L’evento è stato arricchito da video d’archivio, esibizioni musicali di Paola Turci e Paolo Fresu, e aneddoti raccontati da Gino Castaldo.
Un momento particolarmente toccante è stato dedicato al De André più personale, con la partecipazione di Dori Ghezzi, compagna di vita del cantautore e oggi presidente della Fondazione Fabrizio De André. Insieme all’Assessore alla cultura di Roma Capitale, Massimo Smeriglio, Ghezzi sta lavorando alla prossima edizione del premio De André, che si terrà a Roma, nel quartiere della Magliana.
Ricordi Intimi e Riflessioni sulla Libertà
Dori Ghezzi ha ripercorso il drammatico episodio del rapimento del 1979, rivelando un aneddoto sul dialogo tra De André e uno dei suoi rapitori, che preferiva Guccini. Ghezzi ha raccontato come, dopo la liberazione, De André scrisse ‘L’indiano’, esprimendo solidarietà ai suoi rapitori, considerati anche loro ‘vittime’ come gli indiani d’America. Secondo Ghezzi, quel disco contribuì a far cessare i rapimenti, suscitando un senso di vergogna nei colpevoli.
Rivolgendosi ai giovani presenti, Ghezzi ha sottolineato come quell’esperienza abbia insegnato il valore della libertà e ha ricordato come De André non avesse certezze assolute, ma esprimesse ciò che sentiva in quel momento, pur potendo essere smentito. Infine, ha rivelato che la canzone più rappresentativa dell’interiorità di De André è ‘Hotel Supramonte’, in cui il cantautore ha saputo raccontare se stesso attraverso le vite degli altri.
Fabrizio De André: Un’Icona Intramontabile
Fabrizio De André, scomparso prematuramente nel 1999, rimane un’icona della musica italiana e un punto di riferimento per intere generazioni. Le sue canzoni, intrise di poesia e impegno sociale, continuano a emozionare e a far riflettere, testimoniando la sua straordinaria capacità di raccontare l’umanità in tutte le sue sfaccettature. L’omaggio ricevuto alla Camera dei Deputati nel giorno del suo 85° compleanno è un ulteriore riconoscimento del suo valore artistico e culturale, e un invito a non dimenticare il suo messaggio di libertà, giustizia e solidarietà.
Un’eredità che continua a vivere
La celebrazione di Fabrizio De André alla Camera dei Deputati non è solo un omaggio alla sua memoria, ma anche una conferma della sua rilevanza nel panorama culturale italiano contemporaneo. La sua capacità di affrontare temi sociali complessi con sensibilità e profondità continua a ispirare artisti e cittadini, rendendolo un punto di riferimento imprescindibile per chiunque creda in un mondo più giusto e solidale.