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Un Vertice Contestato
La premier Giorgia Meloni è giunta per ultima al vertice di Parigi, un incontro convocato d’urgenza da Emmanuel Macron. Nonostante la sua partecipazione, Meloni ha lasciato l’Eliseo senza rilasciare dichiarazioni, segnalando un dissenso rispetto all’impostazione del vertice e alla selezione degli invitati. La premier ha espresso la sua insoddisfazione con un gesto della mano dalla macchina, indicando l’impossibilità di condividere i presupposti dell’incontro.
Le Perplessità di Meloni
Secondo Meloni, la sede più appropriata per prendere decisioni comuni sui temi europei è Bruxelles. Inoltre, ha sottolineato la necessità di coinvolgere i paesi che condividono confini con la Russia e che sono quindi più esposti al rischio di un’estensione del conflitto. La premier ha anche espresso la sua contrarietà a un formato “anti-Trump”, ribadendo che gli Stati Uniti stanno lavorando per una soluzione pacifica e che l’Europa deve fare la sua parte.
Il Ruolo degli Stati Uniti
Meloni ha ribadito che la sicurezza europea e americana si fonda sul contesto euro-atlantico, sottolineando l’importanza di coinvolgere gli Stati Uniti nella ricerca di una soluzione al conflitto in Ucraina. Ha condiviso le critiche mosse dal vicepresidente Usa Vance, affermando che l’amministrazione americana ha “lanciato una sferzata” al Vecchio continente. Meloni ha concluso che l’Europa non deve chiedersi cosa gli americani possono fare per loro, ma cosa possono fare loro stessi.
La Questione delle Truppe Europee
Meloni ha espresso forti perplessità sull’ipotesi di dispiegare soldati europei in Ucraina, definendola “la più complessa e la meno efficace”. Ha sottolineato la necessità di fornire adeguate “garanzie di sicurezza” a Kiev, senza le quali qualsiasi negoziato rischierebbe di fallire. La premier ha esortato a esplorare altre strade e a coinvolgere gli Stati Uniti nel processo di pace.
Silenzio e Solidarietà
Da circa venti giorni, Meloni non ha incontrato la stampa e non ha rilasciato commenti diretti sulle politiche di Trump, compresa la questione dei dazi. Tuttavia, ha ribadito la solidarietà dell’Italia a Sergio Mattarella dopo gli attacchi russi della scorsa settimana, confermando il sostegno del paese a Kiev. Questa posizione è stata ribadita anche nella telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Prossimi Incontri
Nei prossimi giorni, i rappresentanti italiani avranno diverse occasioni di confronto con i loro omologhi americani, tra cui il Cpac di Washington e la riunione dell’assemblea parlamentare della Nato a Bruxelles. Questi incontri potrebbero rappresentare un’opportunità per rafforzare la collaborazione tra Europa e Stati Uniti nella ricerca di una soluzione al conflitto in Ucraina.
Un Equilibrio Complesso
La posizione di Giorgia Meloni al vertice di Parigi evidenzia la complessità degli equilibri internazionali e la necessità di un approccio ponderato alla crisi ucraina. Il dissenso espresso dalla premier italiana sottolinea l’importanza di considerare le diverse prospettive e di coinvolgere tutti gli attori rilevanti, compresi gli Stati Uniti, nella ricerca di una soluzione pacifica.