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L’addio alla Parigi mondana e l’inizio dell’avventura
Nel 1924, un giovane Georges Simenon approda a Parigi, immergendosi nella frenetica attività di scrittura e frequentando gli ambienti intellettuali della Rive Gauche e della Rive Droite. Tra gli incontri significativi, spicca quello con Joséphine Baker, una musa ispiratrice che lo affascina al punto da considerare il matrimonio. Tuttavia, il timore di essere etichettato come ‘Signor Baker’ lo spinge a fuggire da Parigi, alla ricerca di una vita più autentica e meno convenzionale.
La Ginette: una casa galleggiante alla scoperta della Francia
La svolta arriva con l’acquisto della Ginette, una modesta imbarcazione che diventa la sua dimora galleggiante. Insieme alla moglie Régine Renchon, detta Tigy, alla cameriera Boule (che diventerà presto sua amante) e al fedele cane danese Olaf, Simenon intraprende un viaggio di sei mesi attraverso i fiumi e i canali francesi. Questo percorso fluviale, documentato in cinque parti, rappresenta un’immersione profonda nella Francia meno conosciuta, lontana dai circuiti turistici tradizionali.
Un itinerario tra chiuse, canali e incontri inaspettati
Il viaggio di Simenon è un’esplorazione lenta e meticolosa del territorio francese. Attraverso le chiuse, che fungono da ‘scale’ per superare i dislivelli, e i canali, solcati da chiatte trainate da cavalli, lo scrittore scopre un mondo a sé stante, fatto di battellieri, segnali col fischietto e un gergo particolare. Le soste nei paesi lungo il percorso offrono l’opportunità di incontrare persone di ogni tipo, condividere pasti frugali a base di scatolette o essere invitati a gustare un capretto in qualche casa sulla riva. Non mancano momenti di svago, come le partite a bocce con gli abitanti del luogo.
Tra difficoltà e scoperte: un’esperienza formativa per lo scrittore
Il viaggio in Ginette non è privo di difficoltà. Simenon deve affrontare tunnel bui e stretti, giornate di sole cocente e violenti acquazzoni. Tuttavia, queste sfide contribuiscono ad arricchire il suo bagaglio di esperienze e conoscenze, fornendogli materiale prezioso per i suoi romanzi. L’incontro con persone di ogni tipo, dai battellieri ai pescatori, dai contadini agli artigiani, si rivela una vera e propria miniera di storie, che lo scrittore saprà trasformare in personaggi indimenticabili.
Un invito a scoprire la Francia nascosta
Simenon conclude il suo resoconto di viaggio con un invito a scoprire la Francia meno nota, quella dei fiumi e dei canali, consigliando questo tipo di esperienza a chi non possiede uno yacht nel Mediterraneo e non è abituato a frequentare alberghi di lusso. Un’opportunità per conoscere il proprio paese in modo autentico, arricchendo il proprio bagaglio culturale e umano.
Un viaggio nel tempo e nello spazio
Il racconto di Simenon ci trasporta in un’epoca passata, quando i viaggi erano più lenti e contemplativi, e la scoperta del territorio avveniva attraverso un contatto diretto con la natura e le persone. Un’esperienza che oggi, nell’era della velocità e del turismo di massa, appare quasi esotica, ma che conserva intatto il suo fascino e la sua capacità di arricchire l’anima.