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Un Programma Inusuale per Celebrare l’Anticonformismo Musicale
Il prossimo lunedì, la Filarmonica della Scala, sotto la guida esperta di Gianandrea Noseda, offrirà al pubblico un concerto che si preannuncia come un viaggio attraverso le opere di tre figure rivoluzionarie della storia della musica: Luigi Dallapiccola, Hector Berlioz e Franz Liszt. Questo evento musicale, definito da Noseda stesso come un concerto di “mavericks”, ovvero anticonformisti, promette di esplorare le innovazioni e le audaci sperimentazioni che hanno caratterizzato il loro lavoro.
Luigi Dallapiccola e la Dodecafonia Italiana
La serata si aprirà con Due pezzi sinfonici di Luigi Dallapiccola, compositore che ha introdotto la dodecafonia in Italia negli anni ’30. Noseda, noto per la sua attenzione alla musica del Novecento e contemporanea, sottolinea l’importanza di riscoprire autori italiani come Castiglioni, Maderna, Casella e, appunto, Dallapiccola. La sua dedizione alla diffusione della musica italiana lo porterà a presentare a Washington, in marzo, un programma che include il Concerto per trombone e orchestra di Nino Rota e Decisamente allegro di Nicola Campogrande, brano commissionato dalla Filarmonica della Scala per il suo quarantesimo anniversario.
Franz Liszt e il Concerto per Pianoforte
Il programma proseguirà con l’esecuzione del Concerto n. 2 in la maggiore per pianoforte e orchestra di Franz Liszt, con Francesco Piemontesi come solista. Liszt, figura centrale del Romanticismo, è stato un innovatore non solo nella composizione, ma anche nella pratica concertistica, essendo considerato l'”inventore” dei recital pianistici. La sua musica, spesso virtuosistica e appassionata, rappresenta una sfida per l’interprete e un’esperienza coinvolgente per l’ascoltatore.
Hector Berlioz e l’Orchestrazione Rivoluzionaria
La conclusione del concerto sarà dedicata a una selezione orchestrale da Roméo et Juliette di Hector Berlioz, opera che la Filarmonica della Scala non ha mai eseguito prima. Berlioz, con la sua Symphonie Fantastique, ha rivoluzionato l’orchestrazione nell’Ottocento, spingendo i confini dell’espressione musicale e aprendo la strada a nuove sonorità e possibilità timbriche. La sua musica, all’epoca considerata sovversiva, è oggi riconosciuta come un pilastro del repertorio sinfonico.
Noseda: “Le Stagioni come Fiction”
Gianandrea Noseda concepisce le stagioni concertistiche come delle vere e proprie “fiction”, in cui ogni concerto rappresenta un episodio che contribuisce a narrare una storia più ampia. Questo approccio curatoriale riflette la sua profonda conoscenza della musica e la sua capacità di creare connessioni significative tra opere e compositori diversi.
Un Dialogo tra Passato e Presente
Il concerto diretto da Gianandrea Noseda rappresenta un’occasione unica per riflettere sull’importanza dell’innovazione e dell’anticonformismo nella storia della musica. Attraverso le opere di Dallapiccola, Berlioz e Liszt, il pubblico potrà apprezzare come questi compositori abbiano sfidato le convenzioni del loro tempo, aprendo nuove strade all’espressione musicale e influenzando le generazioni successive. La scelta di Noseda di accostare questi tre “mavericks” in un unico programma sottolinea la sua visione curatoriale e la sua capacità di creare dialoghi significativi tra passato e presente.