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Nessun ritorno in panchina per Arrigo Sacchi
Le voci di un possibile ritorno in panchina di Arrigo Sacchi sono state spazzate via da una dichiarazione dello stesso ex allenatore. Intervistato da Gazzetta.it, Sacchi ha categoricamente smentito le indiscrezioni che lo vedevano pronto a riprendere le redini di una squadra di calcio.
“State scherzando? Al calcio ho dato tutta la mia vita, ma adesso, a settantotto anni, come posso pensare di tornare in panchina? Non sono mica matto”, ha affermato Sacchi, mettendo fine alle speculazioni.
Un messaggio a Galliani frainteso
Sacchi ha spiegato che l’equivoco è nato da un messaggio inviato ad Adriano Galliani, nel quale si offriva di dare una mano al Monza, ma non certo come allenatore. “Ho semplicemente mandato un messaggio a Galliani nel quale gli ho detto che, se avesse bisogno di un aiuto per il Monza, io sarei disponibile. Ma non certo per fare l’allenatore”, ha chiarito Sacchi.
L’ex ct azzurro ha sottolineato il suo legame con Galliani e Silvio Berlusconi, ringraziandoli per quanto hanno fatto per lui nel corso della sua carriera. “Io sono riconoscente a Galliani, come al presidente Berlusconi, per tutto quello che hanno fatto per me”, ha detto Sacchi.
Sacchi e il calcio: un amore mai spento
Nonostante l’addio alla panchina, Sacchi continua a vivere il calcio con passione e competenza. “Ho tanti contatti con allenatori e dirigenti, il calcio lo vivo ancora, lo osservo, lo studio e ne scrivo per la Gazzetta”, ha spiegato Sacchi.
L’ex allenatore riceve spesso telefonate da Brasile, Argentina e Spagna per commentare partite e giocatori. “Io sono ‘malato’ di calcio, lo sapete: ho dato tutto me stesso a questo sport e, se potessi, farei qualsiasi cosa per migliorarlo”, ha aggiunto Sacchi.
Il Milan di Sacchi: un’era irripetibile
Sacchi ha ricordato con orgoglio l’esperienza al Milan, definita dalla Fifa come il club più forte della storia. “Quello che abbiamo fatto noi con il Milan, e quel Milan è stato eletto dalla Fifa come il club più forte della storia, difficilmente potrà essere ripetuto”, ha affermato Sacchi.
L’ex allenatore ha sottolineato l’importanza di un progetto chiaro, di un gioco innovativo, di giocatori di talento e di una società solida. “C’era un progetto chiaro, c’era un gioco innovativo, c’erano calciatori bravi che erano prima di tutto delle persone perbene, e c’era una società che funzionava a meraviglia”, ha concluso Sacchi.
Un ruolo da consulente per il futuro?
L’esclusione di un ritorno in panchina da parte di Arrigo Sacchi non esclude un suo possibile coinvolgimento nel mondo del calcio in altre vesti. La sua disponibilità a collaborare con il Monza come consulente potrebbe aprire nuove prospettive per il futuro, mettendo a disposizione la sua esperienza e competenza per aiutare il club a crescere e raggiungere nuovi traguardi.