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Un cambio al vertice di ANMIL
L’Associazione nazionale fra Lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (ANMIL) ha un nuovo presidente: Antonio Di Bella. La nomina è avvenuta in seguito alle dimissioni per motivi di salute di Emidio Deandri, che aveva assunto la carica solo sei mesi prima. Di Bella guiderà l’associazione fino al 2029, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo di ANMIL nella tutela delle vittime di incidenti sul lavoro e malattie professionali.
L’impegno di Di Bella per la sicurezza sul lavoro
“Pur nelle difficoltà interne ed esterne del momento, il dibattito in Consiglio nazionale ha dimostrato la volontà di continuare a operare per preservare e potenziare il ruolo dell’Anmil nella tutela delle vittime degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali, invalidi, orfani e superstiti”, ha dichiarato Di Bella. Il suo mandato sarà focalizzato anche sulla promozione di iniziative per la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro, una necessità resa evidente dai dati relativi al 2024 diffusi dall’Inail.
Un passato segnato da un grave incidente
Nato a Viggiù (Varese), Antonio Di Bella ha una lunga storia all’interno di ANMIL, iniziata nel 1996 con l’iscrizione alla sezione associativa di Varese. La sua dedizione all’associazione nasce da una tragica esperienza personale: nel 1991, a soli 27 anni, Di Bella fu vittima di un grave incidente mentre lavorava in un’azienda di serramenti e infissi in alluminio. A causa di una sega a nastro non adeguatamente protetta, perse un braccio. Questo evento ha segnato profondamente la sua vita, spingendolo a dedicarsi attivamente alla difesa dei diritti dei lavoratori e alla promozione della sicurezza sul lavoro.
La sua storia personale
Nel 1991, mentre lavorava in un’azienda di lavorazione di serramenti e infissi in alluminio nel varesotto, Di Bella rimase vittima di un grave incidente. La sega a nastro che stava utilizzando era esposta e il suo movimento continuo non poteva essere bloccato, contrariamente alle indicazioni ricevute. Durante la sostituzione di un pistone, la manica della sua giacca fu risucchiata dalla lama, strappandogli l’intero braccio. Questo tragico evento lo spinse a dedicarsi completamente alla vita associativa di ANMIL.
Un leader con una profonda comprensione
La nomina di Antonio Di Bella a presidente di ANMIL rappresenta un segnale di speranza per tutte le vittime di incidenti sul lavoro. La sua esperienza personale, unita alla sua lunga militanza nell’associazione, gli conferisce una profonda comprensione delle problematiche affrontate dai lavoratori invalidi e mutilati. Il suo impegno per la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro è fondamentale per ridurre il numero di incidenti e garantire un ambiente di lavoro più sicuro per tutti.