
Operazione ‘Fake Dress’: un duro colpo alla contraffazione
Un’operazione congiunta della Guardia di Finanza di Macerata, denominata ‘Fake Dress’, ha portato allo smantellamento di una complessa filiera di produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti di alta moda. L’indagine, coordinata dalla Procura di Macerata, ha rivelato un’organizzazione ben strutturata, capace di replicare fedelmente capi d’abbigliamento e accessori di marchi prestigiosi, con ramificazioni in diverse regioni italiane.
Sequestri e indagati: i numeri dell’operazione
Le attività investigative hanno portato al sequestro di circa 170.000 articoli contraffatti, tra cui capi d’abbigliamento, accessori e packaging. Sono stati inoltre sequestrati 15 cliché utilizzati per la riproduzione dei marchi, due immobili adibiti ad opifici e 22 macchinari impiegati nelle varie fasi di produzione, dalla stiratura alla cucitura delle etichette e alla realizzazione dei ricami. L’operazione ha coinvolto 17 persone indagate per contraffazione e ricettazione, oltre a sette persone giuridiche deferite per responsabilità amministrativa dell’ente.
Un business illecito da un milione di euro
Secondo le stime degli inquirenti, i prodotti contraffatti, se immessi sul mercato, avrebbero generato ricavi per oltre un milione di euro. La merce, abilmente riprodotta, veniva venduta come ‘outlet’ o ‘proveniente da stock’, a prezzi leggermente inferiori rispetto a quelli originali, ingannando i consumatori finali.
Le indagini: da un controllo di routine alla scoperta della filiera
L’indagine è partita da un controllo di routine presso un outlet di moda in provincia di Macerata, dove i finanzieri hanno rinvenuto numerosi capi di abbigliamento con marchi contraffatti. Gli accertamenti successivi hanno permesso di individuare i soggetti coinvolti nella produzione e nello stoccaggio della merce. L’analisi degli smartphone in uso agli indagati ha rivelato spedizioni nazionali e internazionali, confermando l’esistenza di una rete commerciale tra le persone coinvolte.
Perquisizioni in sei regioni per disarticolare la rete
Per disarticolare la filiera illecita, le fiamme gialle maceratesi, con il supporto di altri reparti sul territorio, hanno eseguito 26 perquisizioni in sei regioni italiane, su disposizione della Procura. Le indagini hanno svelato l’esistenza di una vera e propria unità produttiva parallela a quella ufficiale, dotata di tutti i macchinari e i materiali necessari per la produzione dei capi contraffatti.
Modalità di vendita: l’inganno ai consumatori
I capi di abbigliamento contraffatti venivano prodotti, spediti tramite corrieri e messi in vendita in negozi di abbigliamento in diverse regioni italiane. I prodotti erano spacciati come ‘outlet’ o ‘provenienti da stock’, venduti a prezzi leggermente inferiori rispetto a quelli originali, ingannando i consumatori finali.
Impatto e riflessioni sull’operazione ‘Fake Dress’
L’operazione ‘Fake Dress’ rappresenta un importante successo nella lotta alla contraffazione, un fenomeno che danneggia gravemente l’economia legale e i consumatori. La scoperta di una filiera così estesa e ben organizzata evidenzia la necessità di mantenere alta la guardia e di intensificare i controlli, al fine di tutelare la proprietà intellettuale e la fiducia dei consumatori nei marchi di qualità. È fondamentale sensibilizzare i cittadini sull’importanza di acquistare prodotti da canali ufficiali e di diffidare di offerte troppo vantaggiose, che spesso nascondono merci contraffatte.