
Preuss domina l’inseguimento, Carrara brilla tra le azzurre
Franziska Preuss ha conquistato il titolo iridato nell’inseguimento ai Mondiali di biathlon in corso a Lenzerheide, Svizzera. Questo successo segna il primo oro mondiale della sua carriera, un traguardo raggiunto dopo l’argento vinto nella gara sprint di venerdì. La performance impeccabile di Preuss, senza errori al tiro, le ha permesso di distanziare le avversarie e di aggiudicarsi la vittoria.
Michela Carrara è stata la migliore delle azzurre, ottenendo un ottimo ottavo posto con una sola penalità al poligono (1-1-1-2). Questo risultato si aggiunge all’eccellente quinta piazza conquistata nella sprint, confermando il suo stato di forma.
Battaglia per l’argento: Oeberg e Braisaz sul podio
Nel finale di gara, Franziska Preuss ha preso il largo, mentre la svizzera Lena Häcki Gross ha subito un crollo nel poligono conclusivo. La lotta per l’argento si è quindi risolta a favore della svedese Elvira Oeberg, che ha preceduto la francese Justine Braisaz. Braisaz si conferma così sul podio dopo l’oro conquistato nella sprint.
Lou Jeanmonnot, altra atleta francese, si è classificata quarta, seguita da Häcki-Gross in quinta posizione.
Le altre italiane: Auchentaller in rimonta, ritiro per Trabucchi, forfait di Wierer
Le altre italiane in gara hanno ottenuto risultati più distanziati. Hannah Auchentaller ha concluso al 40/o posto, risalendo sei posizioni rispetto alla prova di venerdì. Martina Trabucchi si è fermata dopo il terzo poligono a causa del doppiaggio.
Dorothea Wierer non ha partecipato alla gara a causa di un raffreddore, rinunciando così alla possibilità di competere per il titolo.
Un oro che premia la costanza e la precisione
La vittoria di Franziska Preuss è un premio alla sua costanza e precisione al poligono. La sua performance impeccabile, unita a una buona condizione fisica, le ha permesso di conquistare il suo primo titolo mondiale. L’ottavo posto di Michela Carrara è un segnale positivo per il biathlon italiano, che può contare su una giovane atleta in crescita. L’assenza di Dorothea Wierer si è fatta sentire, ma la sua salute è la priorità assoluta.