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Un ritorno al Festival, un sogno realizzato
Miriam Leone, volto noto del cinema e della televisione italiana, si appresta a vivere un’esperienza inedita: la co-conduzione della terza serata del Festival di Sanremo. Un’emozione palpabile nelle sue parole, un mix di eccitazione e divertimento, un sogno che si realizza per una fan del Festival fin dalla tenera età.
“Non vi nascondo l’emozione di essere qui al teatro Ariston, che è il tempio del Festival, dell’italianità, del nostro cuore, della nostra pancia”, confessa Miriam, sottolineando il valore simbolico del palco sanremese.
Un ‘sì’ immediato a Carlo Conti
La chiamata di Carlo Conti è stata decisiva. Un ‘sì’ immediato, senza esitazioni, a differenza del passato. “Quando Carlo Conti mi ha chiamata ho risposto subito sì, senza pensarci. Ma dieci anni fa gli dissi di no. Era il 2015 e stavo girando Non uccidere a Torino. Stavolta non potevo nuovamente rifiutare”, rivela l’attrice.
Nessun rimpianto per le occasioni mancate, ma la consapevolezza di aver costruito un percorso solido e variegato. “Stavo facendo altre cose molto importanti per la mia carriera di attrice con molti ruoli diversi, tante vite, tante cose. E’ un altro tassello che andava bene mettere adesso”, spiega Miriam.
Tra Oriana Fallaci e la leggerezza del Festival
Dalla fiction su Oriana Fallaci al palco dell’Ariston, un cambio di registro che non spaventa Miriam Leone. “I ruoli non definiscono le donne”, afferma con decisione, rivendicando la complessità e la molteplicità dell’essere femminile.
“Nel ruolo di Oriana esploriamo la sua tenacia, il suo coraggio e la sua fragilità soprattutto agli inizi della carriera, al festival sono in veste gioiosa e avrò l’abito delle feste. Sono ruoli diversi, diverse parti di una donna. Ma anche di un uomo”, aggiunge, sottolineando la sua capacità di interpretare ruoli diversi con la stessa passione e dedizione.
La fiction ‘Miss Fallaci’, in onda su Rai1 a partire dal 18 febbraio, rappresenta una sfida importante per Miriam, che si è calata nei panni di una giornalista e scrittrice iconica. “Era dotata di una personalità unica e irripetibile. Ho sperimentato la caparbietà di una donna che per ottenere qualcosa ci mette più tempo di un uomo”.
Miss Italia, un trampolino di lancio
Miriam Leone non rinnega il suo passato da Miss Italia, anzi, lo considera un trampolino di lancio. “Io ho vinto nel 2008, non c’erano i social, le possibilità per una ragazza che volesse fare cinema, tv o farsi notare erano minori”, ricorda.
Pur consapevole dei cambiamenti del mondo dello spettacolo, Miriam si dice fiduciosa nel futuro del concorso. “Secondo me, come dice Antonella Clerici, arriveranno anche le direttrici artistiche a Sanremo. Sono fiduciosa”, afferma con ottimismo.
Emozioni contrastanti alla vigilia del Festival
L’avvicinamento al Festival è stato un turbinio di emozioni. “Ho passato grandi momenti spensierati e altri di ansietta”, confessa Miriam, svelando le sue paure e le sue aspettative.
La scalinata dell’Ariston, un simbolo del Festival, rappresenta per lei una sfida. “Dovrò stare attenta. Vedrò quando arriverò sul palco. Rappresenta il grande varietà di una volta che mi piace molto, evoca le dive come Wanda Osiris. Il casinò, l’Ariston, la magia delle sciantose, mi piace pensarla così, anche con ironia”.
Un’artista poliedrica al servizio della cultura
Miriam Leone incarna la figura dell’artista poliedrica, capace di spaziare tra ruoli diversi con talento e passione. La sua partecipazione al Festival di Sanremo rappresenta un’occasione per celebrare la cultura italiana e la sua capacità di rinnovarsi, senza dimenticare le proprie radici. La sua versatilità e il suo impegno la rendono un esempio positivo per le giovani generazioni, un invito a coltivare i propri sogni e a non rinunciare alla propria identità.