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Un Mosaico di Parole e Note
Dal 13 al 16 febbraio, l’Arena del Sole di Bologna ospita il “Don Giovanni” di Arturo Cirillo, un’opera che intreccia il testo in prosa seicentesco di Molière con il libretto in versi settecentesco di Lorenzo Da Ponte, il tutto sublimato dalla musica immortale di Mozart. Cirillo, regista e interprete del celebre libertino, è affiancato sul palcoscenico da Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta e Giacomo Vigentini, in una produzione che promette di esplorare le molteplici sfaccettature del mito di Don Giovanni.
Ispirazioni Cinematografiche e Collaborazioni Storiche
Le scenografie di Dario Gessati e i costumi di Gianluca Falaschi, collaboratori di lunga data di Cirillo, contribuiscono a reinventare le sfaccettature contemporanee del personaggio, traendo ispirazione dal “Don Giovanni” cinematografico di Joseph Losey del 1979. Questa scelta estetica suggerisce un’interpretazione che guarda al passato per illuminare il presente, offrendo al pubblico una visione rinnovata del mito.
Un Racconto Tra Comico, Assurdo e Tragedia
Prodotto da Marche Teatro, Teatro di Napoli, Emilia Romagna Teatro e Teatro Nazionale di Genova, lo spettacolo si propone di “raccontare il mito di Don Giovanni usando forme e codici diversi, conservando la capacità di lavorare su un comico paradossale e ossessivo di Molière, che a volte sfiora il teatro dell’assurdo, e la poesia e la leggerezza di Da Ponte. Mentre la musica di Mozart riesce a raccontare sia la grazia che la tragedia di questa storia”, spiega il regista. Un approccio che mira a svelare la complessità del personaggio, oscillando tra riso e dramma.
Musica e Parola: Un Dialogo Fondamentale
Come in altre recenti creazioni di Cirillo, il rapporto tra musica e parola assume un ruolo centrale. L’operazione mette insieme diverse visioni legate al personaggio di Don Giovanni, riflettendo la molteplicità delle interpretazioni del mito nel corso dei tempi. “Perché in fondo – afferma ancora Cirillo – questa è anche la storia di chi non vuole, o non può, fare a meno di giocare, recitare, sedurre; senza fine, ogni volta da capo, fino a morirne”. Una riflessione sulla natura umana e sulla ricerca incessante di significato.
Un Mito Senza Tempo
La rilettura di Arturo Cirillo del Don Giovanni promette di essere un evento culturale significativo, capace di unire diverse forme d’arte e di stimolare una riflessione profonda sulla natura umana e sulla persistenza dei miti. La combinazione di testo, musica e ispirazioni cinematografiche offre una prospettiva originale e contemporanea su un personaggio che continua a interrogare e affascinare il pubblico.