
Weekend nero per l’AIA: pioggia di critiche sul VAR
Il recente fine settimana calcistico ha segnato un momento critico per l’Associazione Italiana Arbitri (AIA), con il presidente Antonio Zappi al centro di aspre contestazioni. Sotto accusa sono finiti il VAR e i suoi protocolli, considerati insufficienti a garantire decisioni corrette e uniformi. Diversi episodi controversi hanno alimentato le polemiche, tra cui l’espulsione di Tomori del Milan, nonostante un precedente fuorigioco di Colombo dell’Empoli, il gol dell’Inter nato da un calcio d’angolo contestato, il presunto fallo di mano di Gatti in Juventus-Como e il rigore non concesso al Torino per una trattenuta su Sanabria.
Zappi ammette le difficoltà: ‘Non siamo soddisfatti, qualche problema c’è’
Di fronte alla crescente ondata di critiche, il presidente Zappi ha ammesso pubblicamente le difficoltà incontrate: “È chiaro che non siamo soddisfatti. Qualche problema c’è stato e non possiamo negarlo”. Zappi ha sottolineato come gli arbitri siano tenuti ad applicare i protocolli stabiliti dall’IFAB (International Football Association Board), l’organismo responsabile della modifica delle regole del gioco. Ha poi aggiunto: “L’arbitro non può che applicare il protocollo dell’Ifab, è questo l’istituto che modifica gli strumenti protocollari e se deciderà di aggiornarli per garantire la regolarità del calcio noi lo faremo volentieri”.
Apertura al cambiamento: l’AIA pronta a sperimentare
Zappi ha evidenziato la disponibilità dell’AIA a collaborare per migliorare il sistema arbitrale. “Da parte nostra c’è grande apertura”, ha dichiarato. “Domani sarò a Coverciano per il ritiro della Can e noi siamo aperti a qualsiasi sperimentazione che migliori il calcio”. Questa apertura al cambiamento rappresenta un segnale importante, soprattutto in un momento in cui il VAR è sempre più al centro del dibattito calcistico.
Rocchi sprona gli arbitri: uniformità nelle decisioni soggettive
Il presidente Zappi ha rivelato che il designatore arbitrale Gianluca Rocchi sta spronando gli arbitri a migliorare, soprattutto sull’uniformità delle decisioni soggettive. “Rocchi sta chiedendo agli arbitri di migliorare”, ha affermato Zappi, aggiungendo che “le indicazioni sono quelle di farlo soprattutto sull’uniformità delle decisioni soggettive”. Zappi ha riconosciuto la difficoltà di raggiungere una totale uniformità, ma ha sottolineato l’importanza di ridurre al minimo il margine di interpretazione: “Ognuno di noi manterrà sempre un’interpretazione soggettiva, ma il nostro obiettivo è quello ridurre il margine del grigio”.
Il caso Bastoni: un errore umano comprensibile?
Zappi ha affrontato anche il caso specifico del presunto fallo laterale non assegnato all’Inter, da cui è nata l’azione del gol. “Un dirigente degli arbitri deve avere la capacità di non difendere quello che è indifendibile”, ha esordito. Ha poi aggiunto: “È chiaro che l’episodio di Bastoni dimostra che la palla è uscita di qualche centimetro, ma dal terreno di gioco solo chi era lì poteva comprendere. Io dico che in quel momento il difensore dell’Inter copre il pallone dalla prospettiva, l’assistente era dall’altra parte e sicuramente era un’azione veloce”. Pur riconoscendo l’errore, Zappi ha cercato di fornire un’interpretazione che tenesse conto della difficoltà della situazione.
La palla passa all’IFAB: verso una revisione dei protocolli VAR?
Le parole di Zappi dimostrano la volontà dell’AIA di affrontare le criticità del sistema VAR e di collaborare per trovare soluzioni. Tuttavia, la decisione finale spetta all’IFAB, l’organismo che detiene il potere di modificare le regole del gioco. Resta da vedere se l’IFAB accoglierà le richieste di revisione dei protocolli VAR, soprattutto in relazione ai casi di Tomori e Bastoni, per i quali l’intervento della tecnologia è attualmente limitato. Una modifica dei protocolli potrebbe rappresentare un passo importante per garantire maggiore giustizia e regolarità nel calcio.
Un’opportunità per migliorare il calcio
Le ammissioni di Zappi e l’apertura al cambiamento rappresentano un’opportunità per avviare una riflessione approfondita sul sistema VAR e sui suoi protocolli. È fondamentale trovare un equilibrio tra l’utilizzo della tecnologia per correggere errori evidenti e la necessità di preservare la fluidità del gioco e il ruolo degli arbitri in campo. Un dialogo costruttivo tra tutte le componenti del mondo del calcio, dall’AIA all’IFAB, dalle società ai tifosi, è essenziale per raggiungere un sistema VAR più efficace e condiviso, in grado di garantire maggiore giustizia e spettacolo.