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Un pilastro del Cinema Novo
Carlos José Fontes Diegues, universalmente conosciuto come Cacá Diegues, si è spento a Rio de Janeiro all’età di 84 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama cinematografico brasiliano e mondiale. La sua scomparsa, causata da complicazioni post-operatorie, segna la fine di un’era per il Cinema Novo, movimento di cui Diegues è stato uno dei fondatori e massimi esponenti. Nato a Maceió, nello stato di Alagoas, Diegues ha saputo raccontare il Brasile con uno sguardo critico e appassionato, affrontando temi sociali e culturali con sensibilità e profondità.
Una filmografia di impegno e poesia
La filmografia di Cacá Diegues è un tesoro di opere che spaziano tra generi e stili, sempre con un occhio attento alla realtà brasiliana. Tra i suoi lavori più celebri spiccano “Bye bye Brazil” (1980), un road movie malinconico e ironico sulla perdita dell’innocenza e la mercificazione della cultura, e “Dio è brasiliano”, una rivisitazione surreale e poetica del mito di Dio in viaggio per il Brasile. Altri titoli importanti includono “Ganga Zumba” (1963), “A Grande Cidade” (1966), “Os Herdeiros” (1970) e “Quilombo” (1984), film che affrontano temi come la schiavitù, la lotta per la libertà e l’identità nazionale.
L’omaggio dell’Accademia Brasiliana delle Lettere
L’Accademia Brasiliana delle Lettere (Abl), di cui Cacá Diegues era membro dal 2018, ha espresso il suo cordoglio con un toccante post su Instagram, ricordando come “il suo lavoro ha saputo bilanciare popolarità e profondità artistica, affrontando con sensibilità temi sociali e culturali”. L’Abl ha sottolineato l’importanza del contributo di Diegues alla cultura brasiliana, evidenziando la sua capacità di unire impegno civile e ricerca estetica, raggiungendo un pubblico vasto senza mai rinunciare alla complessità e alla ricchezza del suo sguardo.
Un’eredità culturale inestimabile
La scomparsa di Cacá Diegues priva il Brasile e il mondo di un artista poliedrico e impegnato, capace di raccontare la realtà con uno sguardo critico e poetico. La sua filmografia rappresenta un’eredità culturale inestimabile, un invito a riflettere sulla storia, l’identità e le sfide del Brasile. Diegues ci lascia un cinema che non ha paura di affrontare i temi più scottanti, un cinema che sa commuovere, far pensare e, soprattutto, farci sentire parte di un’unica umanità.