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Giovani e startup: il Nord fa da traino
Secondo l’analisi del Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere, nel 2024, al Nord si registra una maggiore concentrazione di giovani alla guida di startup innovative. In particolare, il 17,2% delle startup innovative del Settentrione è guidato da under 35, con il Piemonte in testa (23,2%). Questo dato contrasta con la media nazionale e del Centro (16,9%) e con quella del Sud (16,4%). In termini assoluti, il Nord detiene oltre la metà delle startup innovative under 35 del Paese, con 1.084 imprese su 2.049. Il Nord-Ovest si distingue come area trainante, con quasi il 37,3% delle startup giovanili italiane (765 unità).
Donne e startup: il Sud in controtendenza
La mappa geografica delle startup innovative guidate da donne si presenta differente. Nel Mezzogiorno, infatti, si registra una maggiore presenza femminile (15,8%), con punte del 27,5% in Molise. Seguono il Centro (15,1%) e il Nord (11,8%). Nonostante ciò, in termini assoluti, il Nord conta oltre un terzo delle startup femminili del Paese, con 745 imprese su 1.648.
Unioncamere: puntare su crescita e innovazione
Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, sottolinea l’importanza di sostenere la crescita e il rafforzamento delle startup innovative per allineare l’economia italiana agli standard europei e mondiali. Pur essendo al quarto posto in Europa per numero di startup, l’Italia ha ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione femminile. Solo il 6,6% delle startup ha raggiunto lo scale up, superando il milione di euro di fatturato o di capitale sociale tra il 2019 e il 2023. Questa percentuale sale al 12,6% tra le startup con brevetto in tecnologie strategiche. Tripoli auspica che le nuove leggi sulle startup innovative possano favorire il processo, concentrando le agevolazioni sulle imprese con maggiore potenziale di crescita e innovazione e incentivando gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Nord-Est: un’incidenza più bassa
Il Nord-Est presenta l’incidenza più bassa d’Italia sia per quanto riguarda gli startupper under 35 (319, pari al 15,5% del totale dell’area) sia per le startup femminili (260, pari al 15,8% dell’area). Questo dato evidenzia una minore dinamicità imprenditoriale giovanile e femminile in questa zona del paese, rispetto al resto del Nord e al Mezzogiorno.
Un quadro a luci e ombre per l’innovazione italiana
L’analisi di Tagliacarne e Unioncamere offre un quadro interessante, ma anche complesso, delle startup innovative in Italia. La maggiore presenza di giovani al Nord e di donne al Sud evidenzia le peculiarità regionali e le diverse dinamiche imprenditoriali. È fondamentale sostenere la crescita e lo sviluppo di queste realtà, incentivando la partecipazione femminile e concentrando gli investimenti sulle imprese con maggiore potenziale di innovazione. Solo così l’Italia potrà competere a livello europeo e mondiale nel campo dell’innovazione.