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L’Appello Disperato di una Famiglia
Tommaso, 15 anni, affetto da una forma severa di autismo, si è visto negare l’accesso a ben 31 istituti scolastici a Milano. I genitori, in un accorato appello pubblicato sul Corriere della Sera, denunciano una situazione inaccettabile che mette a rischio il futuro del figlio e di molti altri ragazzi con disabilità. La loro testimonianza non è solo un grido di dolore, ma anche una richiesta di attenzione verso un problema sistemico che mina il diritto all’istruzione per tutti.
Un Percorso Ad Ostacoli
Già ad ottobre, la famiglia si era rivolta al Servizio orientamento scolastico del Comune, ricevendo a novembre indicazioni su tre scuole ritenute adatte e disponibili. Tuttavia, queste si sono rivelate inaccessibili. Successivamente, i genitori hanno contattato altre 28 scuole, sia pubbliche che private, ricevendo solo rifiuti. Le motivazioni addotte sono state la mancanza di strutture adeguate e di personale specializzato, o la presenza di un numero eccessivo di studenti con disabilità.
Motivazioni Inaccettabili e Silenzi Assordanti
Le risposte ricevute dalle scuole sono state spesso evasive e sconfortanti: “Non abbiamo le strutture adeguate e il personale” e “abbiamo già troppi ragazzi disabili, non riusciamo a prenderci cura di tutti”. Alcune scuole hanno addirittura scelto di non rispondere affatto, lasciando la famiglia in un limbo di incertezza e frustrazione. Anche i tentativi di iscrivere Tommaso in scuole private si sono rivelati vani.
Un Diritto Negato
I genitori di Tommaso esprimono la loro amarezza e incredulità: “Non immaginavamo che alla scuola fosse permesso di scegliere i propri alunni. Ma essere scartati a priori è esattamente quello che è successo a noi e a molte altre famiglie”. La loro esperienza mette in luce una realtà preoccupante: la scuola, anziché essere un luogo di inclusione e opportunità, si trasforma in una barriera insormontabile per molti studenti con disabilità.
Non Solo Tommaso: Storie di Esclusione
La storia di Tommaso non è un caso isolato. La famiglia racconta anche la vicenda di Yana, compagna di Tommaso alle medie, tetraplegica e con deficit cognitivo, che ha trovato accoglienza solo in una scuola di danza, nonostante la sua condizione di disabilità motoria. Questo episodio evidenzia ulteriormente le difficoltà che incontrano gli studenti con disabilità nel trovare un’istituzione scolastica realmente inclusiva.
Riflessioni sull’Inclusione Scolastica
La vicenda di Tommaso e Yana solleva interrogativi profondi sull’efficacia delle politiche di inclusione scolastica in Italia. È necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni per garantire che ogni studente, indipendentemente dalle proprie difficoltà, possa accedere a un’istruzione di qualità e costruire un futuro positivo. La scuola deve essere un luogo di accoglienza e opportunità per tutti, senza discriminazioni o preclusioni.