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Il Ricordo del Sindaco: Un Incontro Significativo in Istria
Il sindaco di Udine, Alberto Felice de Toni, ha aperto la commemorazione del Giorno del Ricordo con una riflessione personale toccante. Ricordando un incontro avvenuto durante un campeggio in Istria nei primi anni ’70, ha citato le parole di una signora che gli chiese con amarezza: ‘Perché ci avete abbandonati?’. Questo interrogativo, come ha spiegato il sindaco, lo ha colpito profondamente, portandolo a comprendere solo in seguito la gravità degli eventi legati alle foibe e all’esodo giuliano-dalmata.
Udine Rinnova il Suo Impegno: Memoria e Responsabilità
Nel corso della cerimonia, svoltasi al Parco Martiri delle Foibe, il sindaco de Toni ha sottolineato come Udine rinnovi il proprio impegno nel custodire la memoria di eventi che hanno segnato profondamente il cuore d’Europa. La deposizione di una corona commemorativa ha simboleggiato questo solenne impegno. Il sindaco ha inoltre evidenziato come questa storia affondi le radici in una deriva totalitaria che ha attraversato le terre, lasciando cicatrici ancora visibili nella società contemporanea.
Partecipazione e Testimonianze: Un Momento di Unione
La cerimonia ha visto una partecipazione sentita e numerosa, con la presenza di istituzioni locali, cittadini e rappresentanti delle associazioni d’arma. La presenza di così tanti partecipanti ha testimoniato l’importanza di questo giorno per la comunità di Udine e la volontà di ricordare e onorare le vittime delle foibe.
L’Importanza della Storia: Un Messaggio per le Nuove Generazioni
Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale, ha rimarcato la necessità di trasmettere ai giovani una lettura oggettiva della storia, priva di ideologie, al fine di costruire un futuro di rispetto e convivenza. ‘Dobbiamo imparare dagli errori del passato’, ha concluso Bordin, ‘e lavorare per garantire che tragedie simili non accadano più’. Questo messaggio sottolinea l’importanza di educare le nuove generazioni alla storia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, promuovendo una cultura della memoria e della responsabilità.
Conclusione della Cerimonia: Preghiera e Onore
La cerimonia si è conclusa con la lettura della Preghiera dell’Infoibato e una poesia di Biagio Marin, accompagnata dall’onore al cippo di via Bertaldia, simbolo della memoria dei martiri delle foibe. Questi momenti hanno offerto un’occasione per riflettere sul significato del Giorno del Ricordo e per onorare la memoria delle vittime.
Riflessioni sul Giorno del Ricordo
Il Giorno del Ricordo rappresenta un’occasione fondamentale per riflettere sulle tragedie del passato e per onorare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. La partecipazione attiva della comunità di Udine e l’impegno delle istituzioni locali testimoniano l’importanza di custodire la memoria di questi eventi e di trasmettere alle nuove generazioni una lettura oggettiva della storia. È essenziale che la memoria del passato serva da monito per il futuro, promuovendo una cultura del rispetto, della convivenza e della pace.