La richiesta di Micro all’Europa: includere le microcar L7e nel calcolo della flotta CO2
Micro, azienda specializzata in micromobilità urbana, ha lanciato un appello all’Europa affinché includa i veicoli appartenenti alla categoria L7e nel calcolo della flotta CO2. Questa richiesta mira a estendere i benefici degli incentivi erogati dall’UE non solo ai produttori di grandi auto elettriche, ma anche ai costruttori di microcar come la Microlino.
L’azienda sottolinea l’importanza di includere nel piano d’azione veicoli efficienti e sostenibili come le microcar, considerando che un cittadino europeo medio percorre solamente 30 km al giorno. Le microcar, come la Microlino, non solo occupano meno spazio e consumano meno energia, ma generano anche il 90% in meno di polveri sottili rispetto a un SUV urbano.
Vantaggi dell’inclusione delle microcar L7e
Secondo Micro, l’inclusione della categoria L7e, una categoria esclusivamente europea, valorizzerebbe l’innovazione e la produzione europea, contrastando l’avanzata dei produttori cinesi nel continente. L’accesso agli incentivi consentirebbe alle microcar di proporre costi più accessibili, ottimizzare l’utilizzo delle risorse riducendone il consumo e presentarsi ai consumatori come una reale alternativa per la mobilità urbana.
L’azienda evidenzia come l’esclusione dal piano d’azione rappresenterebbe un limite significativo alla transizione elettrica, ostacolando la diffusione di soluzioni di mobilità più sostenibili e adatte alle esigenze quotidiane dei cittadini europei.
La categoria L7e: un’opportunità per l’innovazione europea
La categoria L7e rappresenta un’opportunità unica per l’Europa di guidare l’innovazione nel settore della micromobilità. Questi veicoli, progettati specificamente per l’ambiente urbano, offrono una combinazione ideale di efficienza, sostenibilità e praticità.
Includere le microcar L7e nel calcolo della flotta CO2 non solo favorirebbe la loro diffusione, ma stimolerebbe anche la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni per la mobilità urbana del futuro.
Implicazioni per il futuro della mobilità urbana
La decisione dell’Unione Europea di includere o meno le microcar L7e nel calcolo della flotta CO2 avrà un impatto significativo sul futuro della mobilità urbana. Un’inclusione rappresenterebbe un segnale forte a favore della sostenibilità e dell’innovazione, incentivando la transizione verso un sistema di trasporti più efficiente e rispettoso dell’ambiente.
Al contrario, un’esclusione potrebbe rallentare questo processo, favorendo la diffusione di veicoli più grandi e inquinanti e compromettendo gli obiettivi di riduzione delle emissioni e miglioramento della qualità dell’aria nelle città europee.
Considerazioni personali
L’appello di Micro all’UE è un’occasione per riflettere sul futuro della mobilità urbana. Includere le microcar L7e nel calcolo della flotta CO2 non è solo una questione di incentivi economici, ma una scelta strategica per promuovere un modello di mobilità più sostenibile, efficiente e adatto alle esigenze dei cittadini europei. Sostenere l’innovazione europea in questo settore può portare benefici significativi in termini di riduzione dell’inquinamento, decongestione del traffico e miglioramento della qualità della vita nelle nostre città.