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La rabbia di Gasperini per il rigore nel finale
Al termine della partita di andata dei playoff di Champions League contro il Bruges, Gian Piero Gasperini non ha nascosto la sua frustrazione per il rigore concesso ai padroni di casa al 4′ di recupero. Il tecnico dell’Atalanta ha definito l’episodio un “regalo gratuito” che ha condizionato pesantemente il risultato finale, mettendo la sua squadra nella condizione di dover vincere con più di un gol di scarto nella gara di ritorno. “Il risultato è stato condizionato da un episodio che difficilmente in Europa si vede”, ha dichiarato Gasperini, sottolineando come l’arbitraggio abbia penalizzato la sua squadra.
Un calcio stravolto dai mezzucci: l’accusa di Gasperini
Gasperini è andato oltre il singolo episodio, lanciando un’accusa più ampia al mondo del calcio. Riferendosi alla presunta sbracciata di Hien a Nilsson, il tecnico ha affermato che il problema si sta trasferendo dall’Italia e che il calcio è diventato “qualcosa totalmente al di fuori della concezione di addetti ai lavori e tifosi”. Secondo Gasperini, il calcio è guidato da persone che hanno stravolto le regole, creando un “marasma dove ognuno cerca di ottenere il massimo dalla situazione del momento” attraverso “sceneggiate pazzesche per ottenere ammonizioni e rigori”. “Non è più lo sport di prima, è lo sport dei mezzucci”, ha concluso amaramente.
Atalanta in difficoltà: assenze e poche alternative
Nonostante la delusione per il risultato, Gasperini ha riconosciuto che l’Atalanta non ha disputato la sua migliore partita, soprattutto nella prima parte. Tuttavia, ha sottolineato come la squadra abbia avuto diverse occasioni per vincere nel secondo tempo. Il tecnico ha lamentato l’assenza di alternative in attacco, con Kolasinac, Lookman, Scalvini e Scamacca fuori per infortunio. “Noi stiamo giocando in difficoltà da tantissime partite, cosa dobbiamo spremere più di così?”, si è chiesto Gasperini, evidenziando le difficoltà nel gestire una rosa decimata dagli infortuni.
Un campanello d’allarme per il calcio moderno
Le parole di Gasperini, al di là della specifica partita, sollevano un tema importante sullo stato di salute del calcio moderno. L’eccessiva enfasi sulla tattica, la ricerca spasmodica del risultato a tutti i costi e la proliferazione di comportamenti antisportivi rischiano di snaturare lo spirito del gioco. È necessario un intervento per riportare al centro i valori dell’etica sportiva e del rispetto delle regole, per garantire che il calcio rimanga uno sport appassionante e leale.