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Atti Vandalici alla Foiba di Basovizza
Nella notte tra venerdì e sabato, ignoti hanno imbrattato l’ingresso della foiba di Basovizza, monumento nazionale e luogo simbolo delle sofferenze patite dalle popolazioni del confine orientale durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Le scritte, dal contenuto oltraggioso e irrispettoso, hanno suscitato sdegno e condanna da parte delle autorità e della comunità locale.
Rimozione delle Scritte e Misure di Sicurezza
Immediatamente dopo la scoperta degli atti vandalici, sono state avviate le operazioni di rimozione delle scritte. Due delle tre scritte sono state coperte con vernice bianca, mentre la terza, particolarmente offensiva (“è un pozzo”), è stata parzialmente rimossa e resa illeggibile. Le forze dell’ordine hanno rafforzato la presenza sul posto, presidiando l’accesso al monumento per garantire la sicurezza e il corretto svolgimento della cerimonia commemorativa.
Cerimonia del Giorno del Ricordo
Nonostante il vile gesto, la cerimonia del Giorno del Ricordo si è svolta regolarmente, con una nutrita partecipazione di scolaresche, cittadini e rappresentanti delle associazioni combattentistiche. La presenza di numerosi partecipanti testimonia la volontà di onorare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, e di ribadire l’importanza di preservare la memoria storica per le future generazioni. Alla cerimonia era presente anche il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a testimonianza dell’importanza che il Governo attribuisce a questa ricorrenza.
Reazioni e Condanne
Gli atti vandalici sono stati duramente condannati da esponenti politici di diverso orientamento, che hanno espresso solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Le autorità hanno assicurato che verranno compiute indagini per individuare e punire i responsabili di questo gesto ignobile, che offende la memoria di chi ha subito indicibili sofferenze.
Riflessioni sul Giorno del Ricordo
Episodi come questo ci ricordano quanto sia importante mantenere viva la memoria storica e promuovere la conoscenza degli eventi che hanno segnato il nostro passato. Il Giorno del Ricordo non è solo una commemorazione, ma anche un’occasione per riflettere sulle tragedie del confine orientale e per ribadire il nostro impegno a contrastare ogni forma di odio e intolleranza. La memoria è un vaccino contro l’oblio e un antidoto contro la ripetizione degli errori del passato.