L’Italia perde terreno nella lotta alla corruzione
L’edizione 2024 dell’Indice di percezione della corruzione (Cpi) di Transparency International rivela un quadro preoccupante per l’Italia. Il paese si posiziona al 52° posto a livello globale e al 19° tra i membri dell’Unione Europea, con un punteggio di 54. Questo dato rappresenta una diminuzione di due punti rispetto all’anno precedente, interrompendo una tendenza positiva che durava da 13 anni.
Analisi dell’Indice di Percezione della Corruzione
L’Indice di percezione della corruzione, elaborato annualmente da Transparency International, valuta 180 paesi e territori in base alla percezione della corruzione nel settore pubblico. I punteggi sono determinati utilizzando dati provenienti da 13 fonti esterne e riflettono le opinioni di esperti nel campo. La scala di valutazione va da 0 (alto livello di corruzione percepita) a 100 (basso livello).
Un’Europa occidentale in stallo
L’Indice di percezione della corruzione 2024 dipinge un’Europa occidentale in cui gli sforzi per combattere la corruzione sono fermi o in diminuzione, nonostante la regione mantenga il punteggio più alto a livello globale (64). Questo suggerisce che anche le nazioni più virtuose non sono immuni dal rischio di stagnazione o regressione nella lotta alla corruzione.
Le parole chiave per il futuro: prevenzione, regolamentazione e cooperazione
Michele Calleri, presidente di Transparency International Italia, sottolinea l’importanza di “prevenzione, regolamentazione e cooperazione” per un’Europa e un’Italia che pongano la lotta alla corruzione al centro delle proprie priorità. Calleri evidenzia l’opportunità offerta dalla direttiva anticorruzione europea per migliorare gli standard anticorruzione a livello regionale e nazionale. In Italia, la regolamentazione di questioni chiave come il conflitto di interessi e il lobbying rappresenta un obiettivo primario per una nuova stagione di cambiamento.
Un campanello d’allarme da non ignorare
La perdita di due punti nell’Indice di percezione della corruzione rappresenta un segnale preoccupante per l’Italia. È fondamentale che le istituzioni e la società civile intensifichino gli sforzi per contrastare la corruzione, promuovendo la trasparenza, l’integrità e la responsabilità in tutti i settori. La regolamentazione del conflitto di interessi e del lobbying, insieme a una maggiore cooperazione a livello europeo, sono passi cruciali per invertire questa tendenza negativa e ripristinare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.