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La storia di una tradizione secolare
Nel cuore del Monteacuto, a Pattada, un piccolo borgo sardo, si perpetua un’antica tradizione: quella del coltello pattadese, la “resolza”. Un tempo prolungamento della mano del pastore, oggi simbolo di un’identità culturale e di un’abilità artigianale tramandata di generazione in generazione.
Dal 1985, la bottega di Salvatore Giagu e Maria Rosaria Deroma è un punto di riferimento per chi cerca un coltello autentico, realizzato secondo i metodi tradizionali. Maria Rosaria è stata la prima donna in Italia a specializzarsi in quest’arte, aprendo la strada alle figlie Letizia e Aurelia, che oggi portano avanti l’attività di famiglia con passione e innovazione.
Innovazione nel rispetto della tradizione
Adriano Giagu, laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino, ha preso le redini dell’azienda di famiglia, Giagu Coltelli, e ha deciso di dare una svolta alla produzione. Pur mantenendo saldi i legami con la tradizione, Adriano ha brevettato sette nuovi modelli di coltelli e ha ampliato l’offerta, rivolgendosi al mondo della ristorazione.
“Oltre a costruire i coltelli della tradizione, ci siamo affacciati al mercato dei coltelli da cucina”, spiega Adriano. “Nel rispetto dei metodi di lavorazione classici, abbiamo creato una linea di coltelli pensati appositamente per chef, ristoranti e appassionati”. Tra questi spicca la Leppa, un coltello a lama larga ispirato alle antiche Leppas sarde, riproposto in chiave moderna.
Dai coltelli ai gioielli: l’arte si reinventa
Se Adriano ha conquistato le cucine stellate, come quelle del Romazzino, A Belmond Hotel a Porto Cervo, Aurelia ha deciso di ingentilire la produzione di famiglia, creando una linea di gioielli a partire dagli scarti di lavorazione del corno.
Collane, bracciali e anelli: ogni pezzo è unico, realizzato con cura e attenzione ai dettagli. “La mia idea è nata mentre lavoravo il coltello con il materiale del corno in bottega”, racconta Aurelia. “Nei ritagli di tempo mi sono resa conto che si trattava di un materiale leggero e che si prestava ad essere lavorato in diverse forme. Potevo creare qualcosa di particolare e personalizzabile”.
Il corno, con le sue striature uniche, viene combinato con materiali preziosi come oro, argento, acciaio e corallo mediterraneo, dando vita a gioielli che richiamano la tradizione sarda in chiave contemporanea.
Un futuro nel segno della continuità
La storia della famiglia Giagu è un esempio di come la tradizione possa rinnovarsi e adattarsi ai tempi, grazie alla passione e alla creatività delle nuove generazioni. Adriano, Letizia e Aurelia, pur guardando al futuro, non dimenticano le loro radici e continuano a portare avanti l’eredità di mamma Maria Rosaria e babbo Salvatore, custodi di un’arte antica e preziosa.
Un patrimonio da custodire
La storia della famiglia Giagu è un esempio virtuoso di come la tradizione artigianale possa essere valorizzata e reinterpretata in chiave moderna. La loro capacità di innovare senza dimenticare le radici è un modello da seguire per preservare il patrimonio culturale e promuovere lo sviluppo economico del territorio sardo.