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Inaugurazione a Cividale: un tributo a Norma Cossetto
Si è tenuta oggi a Cividale del Friuli la cerimonia di inaugurazione di una scultura dedicata a Norma Cossetto, giovane studentessa istriana barbaramente uccisa e gettata in una foiba nel 1943. La cerimonia, descritta come commovente dalla sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, ha visto una sentita partecipazione popolare, nonostante le polemiche che l’hanno preceduta.
Le polemiche dell’ANPI: una “operazione ideologica”
La sezione locale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) ha espresso forti critiche riguardo all’iniziativa, definendola “non un’operazione neutra”, bensì “l’ennesima iniziativa ideologica” volta a celebrare un’italianità percepita come “violenta e aggressiva”. L’ANPI contesta la narrazione che vede Norma Cossetto come vittima unicamente in quanto italiana, ritenendo che la commemorazione ignori le complesse dinamiche storiche del Confine orientale.
Norma Cossetto: una storia di violenza e tragedia
Norma Cossetto, studentessa istriana, fu vittima della violenza che insanguinò il confine orientale d’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Arrestata, seviziata e infine infoibata dai partigiani comunisti jugoslavi, la sua storia è diventata un simbolo delle sofferenze patite dalla popolazione italiana in Istria, Fiume e Dalmazia. Il suo sacrificio è stato riconosciuto con la concessione della Medaglia d’Oro al Merito Civile.
Il contesto storico: foibe e l’esodo giuliano-dalmata
La vicenda di Norma Cossetto si inserisce nel più ampio contesto delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Le foibe, cavità naturali carsiche, furono teatro di esecuzioni sommarie perpetrate sia dai partigiani jugoslavi ai danni di italiani, sia, in precedenza, dai fascisti ai danni di sloveni e croati. L’esodo giuliano-dalmata, invece, fu la massiccia emigrazione di italiani dalle regioni cedute alla Jugoslavia dopo la guerra. Questi eventi rappresentano una pagina dolorosa della storia italiana, a lungo rimossa e solo recentemente oggetto di una più ampia riflessione pubblica.
La reazione politica e il valore della memoria
La sottosegretaria Frassinetti ha espresso il suo rammarico per le polemiche, sottolineando l’importanza di ricordare e onorare la memoria di Norma Cossetto. L’inaugurazione della scultura a Cividale del Friuli rappresenta un tentativo di dare un volto e un luogo al ricordo di una tragedia che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese. La memoria di Norma Cossetto, al di là delle strumentalizzazioni ideologiche, deve servire da monito contro ogni forma di violenza e intolleranza.
Riflessioni sulla memoria condivisa
La vicenda di Cividale del Friuli evidenzia la difficoltà di costruire una memoria condivisa su eventi storici complessi e dolorosi come le foibe e l’esodo giuliano-dalmata. È fondamentale che la commemorazione delle vittime non diventi terreno di scontro ideologico, ma occasione per un confronto sereno e approfondito sulla storia del Confine orientale, nel rispetto di tutte le memorie.