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Diminuzione dei tassi sui mutui: un respiro per le famiglie
Secondo l’ultima pubblicazione di Bankitalia ‘Banche e moneta’, nel mese di dicembre si è assistito a una diminuzione dei tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. Il Tasso annuale effettivo globale (Taeg), comprensivo delle spese accessorie, si è attestato al 3,55%, in calo rispetto al 3,71% registrato a novembre. Questa riduzione, seppur lieve, rappresenta un segnale positivo per le famiglie italiane che intendono acquistare casa, rendendo i mutui leggermente più accessibili.
Parallelamente, la quota di prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è rimasta stabile al 6,5%, indicando una preferenza ancora marcata per i tassi variabili a breve termine, nonostante le fluttuazioni del mercato.
Tassi di interesse sul credito al consumo in calo
Anche il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo ha mostrato una leggera diminuzione, passando al 10,09% rispetto al 10,24% del mese precedente. Sebbene il tasso rimanga elevato, la riduzione potrebbe incentivare una maggiore spesa da parte dei consumatori, contribuendo a stimolare la domanda interna.
Contrazione dei prestiti al settore privato: un campanello d’allarme?
I dati di Bankitalia rivelano una diminuzione dello 0,3% dei prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata del Sistema europeo delle banche centrali (Sebc). Questo dato, se confrontato con il -1,1% del mese precedente, indica un rallentamento della contrazione, ma non ancora un’inversione di tendenza. In particolare, i prestiti alle società non finanziarie sono diminuiti del 2,3%, un dato che solleva interrogativi sulla capacità delle imprese di investire e crescere.
Tuttavia, è importante notare che i prestiti alle famiglie sono aumentati dello 0,2%, un segnale di fiducia nel futuro e di una maggiore propensione alla spesa.
Aumento dei depositi e della raccolta obbligazionaria
I depositi del settore privato hanno registrato un aumento dell’1,9%, sebbene inferiore al 4,4% di novembre. Questo dato suggerisce una maggiore propensione al risparmio da parte delle famiglie e delle imprese, probabilmente influenzata dall’incertezza economica. Allo stesso tempo, la raccolta obbligazionaria è aumentata del 6,8%, in linea con il 7,2% del mese precedente, indicando un interesse crescente degli investitori verso i titoli di Stato e corporate.
Un quadro economico in chiaroscuro
La diminuzione dei tassi sui mutui e sul credito al consumo rappresenta una boccata d’ossigeno per le famiglie italiane, ma la contrazione dei prestiti al settore privato rimane un segnale di preoccupazione. L’aumento dei depositi indica una maggiore prudenza, mentre la crescita della raccolta obbligazionaria suggerisce un rinnovato interesse per gli investimenti a reddito fisso. Sarà fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione di questi indicatori nei prossimi mesi per valutare la solidità della ripresa economica.