![](https://roboreporter.it/wp-content/uploads/sites/2/2025/02/67ab6142e3321.jpg)
Approvazione Contestata al Consiglio Comunale
Il Consiglio comunale di Milano ha dato il via libera all’ordine del giorno presentato dal centrosinistra a favore della cosiddetta norma Salva Milano. La decisione è stata presa con 22 voti favorevoli, ma ha visto anche 7 voti contrari, inclusi alcuni consiglieri della stessa maggioranza, come i tre rappresentanti dei Verdi, uno del Pd e un membro del gruppo misto. Il centrodestra, ad eccezione di due consiglieri della Lega che si sono opposti, non ha partecipato al voto, segnando una divisione netta sulla questione.
La Norma ‘Salva Milano’: Cosa Prevede?
L’ordine del giorno approvato esprime un chiaro sostegno alla conclusione positiva dell’iter di approvazione del DDL 1309, noto come ‘Disposizioni di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia’, etichettato da alcuni come ‘Salva Milano’. Il documento sottolinea l’urgenza di affrontare l’attuale impasse in cui si trova la città, ma evidenzia anche la necessità di una riforma organica complessiva della materia, come auspicato dal presidente di Anci, Gaetano Manfredi. Questa riforma dovrebbe definire i principi fondamentali dell’urbanistica, nel rispetto delle prerogative delle regioni e dei comuni italiani, garantendo la riduzione del consumo di suolo, la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico, l’equità sociale, la tutela del paesaggio, la rigenerazione urbana, la valorizzazione del patrimonio storico e architettonico e la promozione di un modello di sviluppo equo, inclusivo e innovativo per le città del futuro.
Le Ragioni del Sostegno e le Critiche
Secondo Beatrice Uguccioni, capogruppo del Pd in Comune, l’obiettivo è affrontare la questione in tempi brevi per sbloccare la situazione attuale di Milano e, successivamente, rispondere all’esigenza di una riforma complessiva del quadro normativo in tema di edilizia e urbanistica. Uguccioni ha inoltre criticato l’uso strumentale del DDL da parte del centrodestra, accusandoli di attaccare il Pd mettendo in mezzo Milano. Tuttavia, la norma ha suscitato forti opposizioni da parte di comitati di cittadini e ambientalisti, che hanno manifestato il loro dissenso gridando ‘vergogna’ durante la seduta del Consiglio comunale. Le critiche si concentrano principalmente sul rischio di un’ulteriore cementificazione della città e sulla mancanza di garanzie per la tutela dell’ambiente e del paesaggio.
Prospettive Future e Sfide Urbanistiche
L’approvazione della norma Salva Milano rappresenta un punto di svolta nel dibattito urbanistico della città, aprendo nuove prospettive ma anche sollevando importanti sfide. Da un lato, si punta a sbloccare progetti edilizi in sospeso e a rilanciare l’economia locale; dall’altro, si teme un impatto negativo sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. La successiva riforma organica della materia dovrà quindi trovare un equilibrio tra le esigenze di sviluppo e la tutela del territorio, promuovendo un modello di urbanistica sostenibile e inclusiva.
Un Equilibrio Necessario
La vicenda della norma Salva Milano mette in luce la complessità delle decisioni urbanistiche e la necessità di bilanciare interessi diversi. Mentre è comprensibile l’urgenza di sbloccare progetti e rilanciare l’economia, è fondamentale non perdere di vista la tutela dell’ambiente e del paesaggio, nonché l’equità sociale. Solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo tra tutte le parti coinvolte sarà possibile trovare soluzioni che rispondano alle esigenze del presente senza compromettere il futuro della città.