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Contestazioni e denunce
Luisa Gonzalez, candidata alla presidenza dell’Ecuador per la formazione progressista Rivoluzione Cittadina (Rc), ha sollevato preoccupazioni riguardo l’integrità del processo elettorale. La Gonzalez ha denunciato la presenza di “circa 2614 incongruenze nei verbali elettorali”, mettendo in dubbio la validità dei risultati finora emersi. L’ex presidente Rafael Correa, figura di spicco del partito Rc, ha appoggiato le affermazioni della Gonzalez, insistendo sul fatto che il margine tra i due candidati è estremamente ristretto, inferiore allo 0,5%, mentre oltre il 6% dei verbali presenta incongruenze. Correa ha espresso il sospetto che queste anomalie siano parte di un tentativo di impedire la vittoria della Gonzalez, affermando con forza: “Non vogliono farci vincere, ma voi sapete che abbiamo vinto”.
Risultati parziali e secondo turno
Secondo i dati parziali forniti dal Consiglio nazionale elettorale (Cne), il presidente conservatore uscente Daniel Noboa, del movimento Azione Nazionale Democratica (Adn), si attesta al 44,31% con 4.220.246 voti. Luisa González lo segue da vicino con il 43,83%, pari a 4.174.940 voti. Questi risultati indicano che, salvo sorprese, le elezioni presidenziali dell’Ecuador si decideranno al secondo turno, previsto per domenica 13 aprile. La stretta differenza tra i due candidati rende cruciale l’analisi delle contestazioni sollevate dalla Gonzalez e da Correa, che potrebbero potenzialmente influenzare l’esito finale della competizione elettorale.
Il contesto politico ecuadoriano
Le elezioni in Ecuador si svolgono in un contesto politico e sociale particolarmente complesso. Il paese è alle prese con una serie di sfide, tra cui la crisi economica, l’aumento della criminalità e la polarizzazione politica. La figura di Rafael Correa, nonostante non sia più presidente, continua ad esercitare una forte influenza sulla politica ecuadoriana, e le sue dichiarazioni risuonano ampiamente tra i suoi sostenitori. La competizione tra Gonzalez e Noboa rappresenta una sfida tra due visioni opposte per il futuro del paese: da un lato, la promessa di un ritorno alle politiche progressiste di Correa, dall’altro, la continuità con l’attuale governo conservatore.
Trasparenza e legittimità elettorale
Le contestazioni sollevate da Luisa Gonzalez e Rafael Correa gettano un’ombra sulla trasparenza e la legittimità del processo elettorale in Ecuador. È fondamentale che le autorità competenti indaghino a fondo sulle presunte incongruenze nei verbali, al fine di garantire che il risultato finale rifletta la reale volontà popolare. La fiducia nelle istituzioni democratiche è essenziale per la stabilità del paese, e qualsiasi dubbio sulla regolarità delle elezioni rischia di minare questa fiducia.