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Allarme in Brasile per le Nuove Tariffe USA
Il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, ha adottato un approccio cauto, dichiarando che si pronuncerà sulla questione solo quando ci saranno annunci concreti da parte degli Stati Uniti. “Posso commentare solo cose concrete. Aspettiamo che vengano annunciate”, ha affermato Vieira a margine di un evento sulla governance dell’intelligenza artificiale a Parigi, in Francia, a cui ha partecipato anche il direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), Ngozi Okonjo-Iweala.
Impatto Economico delle Tariffe
I dati della Camera di commercio Brasile-Stati Uniti rivelano la portata dell’interdipendenza economica tra i due paesi. Nel 2024, le esportazioni brasiliane di ferro e acciaio verso gli Stati Uniti hanno raggiunto i 5,7 miliardi di dollari, rappresentando il 48% del totale del settore. Nello stesso anno, il Brasile si è posizionato come il secondo fornitore di acciaio degli Stati Uniti, con 4,08 milioni di tonnellate esportate, pari al 15,5% di tutto l’acciaio acquistato da Washington dall’estero. Per quanto riguarda l’alluminio, gli Stati Uniti assorbono il 16% delle esportazioni brasiliane. L’imposizione di tariffe del 25% potrebbe quindi avere un impatto significativo sull’industria metallurgica brasiliana, mettendo a rischio posti di lavoro e investimenti.
Pressioni sull’Etanolo e Precedenti Storici
Le autorità brasiliane prevedono che Washington eserciterà pressioni sull’esecutivo di Luiz Inacio Lula da Silva affinché elimini la tariffa del 18% sulle importazioni di etanolo dagli Stati Uniti. Questa richiesta si inserisce in un contesto di tensioni commerciali latenti tra i due paesi. Durante il suo primo mandato, Donald Trump aveva già applicato tariffe extra su acciaio e alluminio brasiliani, una decisione che l’allora presidente Jair Bolsonaro aveva accettato senza intraprendere ritorsioni. L’atteggiamento più assertivo dell’attuale governo brasiliano lascia presagire una risposta diversa in caso di nuove misure protezionistiche da parte degli Stati Uniti.
Il Quadro Commerciale Bilaterale
Gli Stati Uniti sono il secondo partner commerciale del Brasile, preceduti solo dalla Cina. Nel 2024, il volume degli scambi bilaterali ha raggiunto quasi 81 miliardi di dollari, con un saldo commerciale favorevole agli Stati Uniti. Il paese nordamericano assorbe il 12% delle esportazioni brasiliane e rappresenta il 15,5% delle importazioni. Questo elevato livello di interdipendenza rende particolarmente delicata la gestione delle dispute commerciali tra i due paesi.
Implicazioni e Prospettive Future
La potenziale imposizione di tariffe da parte degli Stati Uniti sull’acciaio e l’alluminio brasiliani rappresenta una sfida significativa per l’economia del Brasile. La risposta del governo Lula, che sembra orientata verso una linea più dura rispetto al passato, potrebbe portare a un’escalation delle tensioni commerciali tra i due paesi. Sarà fondamentale monitorare attentamente gli sviluppi futuri e valutare l’impatto delle eventuali contromisure adottate dal Brasile. La situazione evidenzia la crescente importanza di diversificare i mercati di esportazione e di rafforzare la resilienza dell’economia brasiliana di fronte alle incertezze del commercio internazionale.