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Chiusura positiva per le Borse cinesi
Le Borse cinesi hanno registrato una chiusura positiva nella giornata odierna, nonostante l’entrata in vigore dei contro dazi imposti da Pechino sui beni importati dagli Stati Uniti. L’indice Composite di Shanghai è salito dello 0,56%, raggiungendo i 3.322,17 punti, mentre l’indice di Shenzhen ha segnato un progresso dell’1,08%, attestandosi a quota 2.017,81. Questo andamento positivo suggerisce una certa resilienza del mercato cinese, nonostante le tensioni commerciali in corso con gli Stati Uniti.
Contro dazi Cina-USA: una panoramica
L’introduzione dei contro dazi da parte della Cina è una risposta alle misure protezionistiche adottate da Donald Trump, che ha imposto tariffe su tutte le importazioni di beni provenienti dalla Cina. In risposta, Pechino ha implementato tariffe del 15% su carbone e gas naturale liquefatto statunitensi, e del 10% su petrolio, attrezzature agricole e alcuni veicoli di grossa cilindrata. Queste misure colpiscono circa 450 miliardi di dollari di beni cinesi da parte degli USA, mentre le contromisure cinesi interessano un totale di 20 miliardi di esportazioni americane. La guerra commerciale tra le due potenze economiche continua a essere un fattore di incertezza per i mercati globali.
Segnali di allentamento della deflazione
Un dato interessante emerso oggi riguarda l’aumento dei prezzi al consumo in Cina, che a gennaio hanno registrato un incremento annuo dello 0,5%, superando le stime degli analisti (+0,4%) e il dato di dicembre (+0,1%). Questo rappresenta il passo più sostenuto da agosto 2024 e potrebbe indicare un possibile allentamento della spinta deflazionistica che da mesi minaccia l’economia cinese, in particolare i consumi. Tuttavia, i prezzi alla produzione rimangono in deflazione, con un calo del 2,3% a gennaio, sebbene si tratti del calo meno accentuato da agosto. Gli sforzi di Pechino per rilanciare la domanda interna sembrano iniziare a dare i primi risultati.
Ristrutturazione nel settore automobilistico
Nel contesto economico attuale, Changan Automobile e Dongfeng Motor, due importanti società automobilistiche statali cinesi, hanno annunciato piani di “ristrutturazione degli azionisti di controllo”. Queste iniziative mirano a consolidare il settore automobilistico cinese, in risposta alla crescente concorrenza, soprattutto nel settore delle auto elettriche. La notizia ha avuto un impatto positivo sui mercati azionari, con Changan che ha chiuso a Shenzhen in rialzo del 5% e Dongfeng che ha guadagnato il 20% a Hong Kong.
Implicazioni e prospettive future
La situazione economica cinese appare complessa, con segnali contrastanti. Da un lato, la chiusura positiva delle Borse e l’aumento dei prezzi al consumo suggeriscono una certa resilienza e un possibile miglioramento della domanda interna. Dall’altro, la persistente deflazione dei prezzi alla produzione e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti continuano a rappresentare sfide significative. Sarà fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione di questi fattori per valutare la traiettoria dell’economia cinese nel prossimo futuro.