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Daspo ‘fuori contesto’ per apologia del fascismo
La Questura di Roma ha emesso 16 Daspo ‘fuori contesto’ nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di aver violato le norme che vietano comportamenti apologetici del fascismo. I soggetti, già denunciati negli ultimi due anni durante le commemorazioni di Acca Larentia, provengono da diverse città italiane, tra cui Roma, Milano, Napoli, Salerno, Caserta e Avellino. Tra i destinatari dei Daspo figurano anche tifosi delle squadre romane e del Napoli.
Dettagli sui provvedimenti
Dei 16 provvedimenti, 3 hanno una durata di 6 anni e sono aggravati dall’obbligo di firma presso gli uffici di polizia. Gli altri 13 Daspo sono stati emessi per periodi variabili tra uno e due anni. Questi provvedimenti rappresentano un’azione decisa contro chiunque manifesti ideologie che contrastano con i valori democratici e costituzionali.
Valutazione di ulteriori posizioni
La Questura sta valutando la posizione di oltre 200 persone sospettate di aver commesso altri reati che potrebbero portare all’applicazione del Daspo ‘fuori contesto’. Si tratta di individui già denunciati per reati legati alla droga, risse e incidenti di piazza, come quelli recentemente avvenuti a San Lorenzo. Gli agenti della divisione Anticrimine stanno esaminando attentamente i precedenti penali e di polizia di questi soggetti.
Tolleranza zero contro la violenza negli stadi
Parallelamente, proseguono le sanzioni nei confronti dei tifosi che violano il regolamento d’uso degli impianti sportivi. Dall’inizio del campionato, sono stati emessi 186 Daspo per comportamenti non conformi. La Questura di Roma ha ribadito che comportamenti reiterati porteranno all’applicazione del Daspo, con l’obiettivo di allontanare dalle curve persone inclini alla commissione di reati e considerate pericolose.
Considerazioni sulla stretta romana
L’azione della Questura di Roma dimostra un impegno concreto nel contrastare l’apologia del fascismo e la violenza negli stadi. L’applicazione del Daspo ‘fuori contesto’ rappresenta uno strumento efficace per allontanare soggetti pericolosi non solo dagli eventi sportivi, ma anche da contesti sociali in cui possono rappresentare una minaccia per l’ordine pubblico. Resta fondamentale monitorare costantemente la situazione e promuovere iniziative educative per prevenire la diffusione di ideologie violente e intolleranti.