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Un Primo Tempo Elettrizzante Decide l’Equilibrio
Allo Stadio Maradona, Napoli e Udinese si sono affrontate in una partita che prometteva scintille, e le aspettative non sono state deluse, almeno nel primo tempo. La gara è stata caratterizzata da continui capovolgimenti di fronte, con entrambe le squadre capaci di creare numerose occasioni da gol. Il Napoli, guidato da Conte, cercava di sfruttare il fattore campo per consolidare il primato in classifica, mentre l’Udinese, ben organizzata da Runjaic, non si è limitata a difendersi, ma ha proposto un gioco propositivo, mettendo in difficoltà la retroguardia azzurra.
Il primo squillo è arrivato al 36′ quando McTominay, sfruttando un cross dalla bandierina di Politano, ha svettato in area e insaccato di testa, portando in vantaggio il Napoli. La gioia dei tifosi partenopei è durata poco, poiché quattro minuti dopo, una disattenzione difensiva di Juan Jesus e Mazzocchi ha permesso a Ekkelenkamp di trovare il gol del pareggio con un preciso diagonale dal limite dell’area.
Ripresa Tattica e Cambi che Non Svoltano
Il secondo tempo ha visto un calo nel ritmo di gioco, con le due squadre più attente a non scoprirsi e a limitare gli errori. L’Udinese ha continuato a rendersi pericolosa in contropiede, mettendo in apprensione la difesa del Napoli, mentre i padroni di casa faticavano a trovare spazi e a sviluppare il proprio gioco. Conte ha provato a cambiare l’inerzia della partita con una serie di sostituzioni, inserendo contemporaneamente Raspadori, Ngonge e Simeone al posto di Anguissa, Politano e Lukaku, passando a un più offensivo 4-4-2.
Nonostante gli sforzi, il Napoli non è riuscito a sfondare il muro difensivo dell’Udinese, che si è chiusa con ordine e determinazione. Nel finale, Conte ha gettato nella mischia anche il giovane Okafor, al suo debutto, ma nemmeno lui è riuscito a incidere. La partita si è conclusa con un pareggio che lascia l’amaro in bocca al Napoli, che spreca l’occasione di allungare in classifica, e premia l’Udinese, che si conferma avversario ostico per chiunque.
Assenze Pesanti e Scelte Tattiche
Conte, privo degli infortunati Olivera e Spinazzola, ha dovuto reinventare la fascia sinistra della difesa, schierando Mazzocchi al fianco di Juan Jesus. Runjaic ha risposto con un 4-4-2 che prevedeva il giovane francese Atta come supporto a Kristensen nel contenere le avanzate di Neres. La scelta di Mazzocchi non ha dato i frutti sperati, con il giocatore spesso in difficoltà nel contenere le iniziative offensive dell’Udinese.
Il cambio di modulo nella ripresa, con il passaggio al 4-4-2, non ha sortito gli effetti desiderati, con il Napoli che ha faticato a creare occasioni da gol e a impensierire la difesa friulana. L’assenza di Spinazzola, giocatore capace di dare imprevedibilità e velocità alla manovra offensiva, si è fatta sentire, limitando le opzioni a disposizione di Conte.
Un Punto che Sa di Occasione Persa
Il pareggio contro l’Udinese rappresenta un’occasione persa per il Napoli, che avrebbe potuto allungare il vantaggio sull’Inter e mettere una seria ipoteca sulla vittoria del campionato. La squadra di Conte ha mostrato qualche segno di affaticamento fisico e mentale, faticando a trovare soluzioni offensive e a mantenere la solidità difensiva che l’aveva contraddistinta nelle precedenti partite. L’Udinese, dal canto suo, ha dimostrato di essere una squadra ben organizzata e difficile da affrontare, capace di mettere in difficoltà anche le big del campionato. Il punto conquistato al Maradona è un risultato importante per la squadra friulana, che può guardare con fiducia al futuro.