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Profanazione alla Foiba di Basovizza: Un Atto di Provocazione
La foiba di Basovizza, simbolo delle sofferenze e delle atrocità subite dagli italiani durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stata oggetto di un vile atto vandalico. Nella mattinata odierna, sono state scoperte scritte in lingua slava, tra cui la provocatoria ‘Trst je nas’ (Trieste è nostra) e l’offensiva ‘Trieste è un pozzo’, vergate nei pressi del sito memoriale.L’episodio ha destato immediata condanna e sconcerto, soprattutto in considerazione dell’imminente celebrazione del Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita per commemorare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata.
Intervento Rapido per la Rimozione delle Scritte
Le autorità locali hanno reagito prontamente all’atto vandalico. Poco prima delle 10 del mattino, squadre di operatori sono giunte sul posto per avviare le operazioni di cancellazione delle scritte. L’intervento tempestivo mira a ripristinare il decoro del luogo e a evitare ulteriori offese alla memoria delle vittime.
Cerimonie Commemorative in Programma: La Presenza Istituzionale
Nonostante il gesto vandalico, le cerimonie commemorative previste alla foiba di Basovizza si svolgeranno regolarmente. Nella giornata odierna era già in programma una cerimonia, mentre lunedì si terrà la commemorazione ufficiale per il Giorno del Ricordo, alla quale parteciperà la sottosegretaria alla Pubblica istruzione Paola Frassinetti.La presenza istituzionale sottolinea l’importanza di preservare la memoria storica e di condannare ogni forma di negazionismo e revisionismo.
Reazioni e Condanne
L’atto vandalico ha suscitato immediate reazioni di condanna da parte delle istituzioni politiche e della società civile. Esponenti di diversi schieramenti hanno espresso sdegno per l’offesa alla memoria delle vittime e hanno ribadito l’importanza di difendere i valori della democrazia e della convivenza pacifica.Le associazioni degli esuli giuliano-dalmati hanno manifestato profonda amarezza per l’ennesimo tentativo di negare o minimizzare le sofferenze subite dalla popolazione italiana del confine orientale.
Riflessioni sull’Atto Vandalico
L’atto vandalico alla foiba di Basovizza rappresenta un’offesa inaccettabile alla memoria delle vittime e un tentativo di riscrivere la storia. È fondamentale che tali gesti siano condannati con fermezza e che si continui a lavorare per preservare la memoria storica e promuovere la convivenza pacifica tra i popoli. La memoria delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata deve essere un monito costante contro ogni forma di odio e intolleranza.