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Un capolavoro giovanile di Raffaello
Una tavola a olio di Raffaello Sanzio, raffigurante Maria Maddalena in preghiera, ha incantato il mondo dell’arte raggiungendo la cifra di oltre 3 milioni di dollari durante un’asta da Sotheby’s. La piccola opera, di soli 38 per 13 centimetri, risale al 1503, quando il genio urbinate aveva appena vent’anni. La stima iniziale, compresa tra i 2 e i 3 milioni di dollari, è stata superata, confermando il grande interesse per le opere giovanili del maestro rinascimentale.
Dettagli e storia dell’opera
La tavola, dipinta su entrambi i lati, rivela sul retro marmorizzato le impronte digitali di Raffaello, un dettaglio affascinante che testimonia il processo creativo dell’artista. Questa tecnica, utilizzata anche in altre opere del periodo come la Crocifissione Mond conservata alla National Gallery di Londra, offre uno sguardo intimo sul lavoro di Raffaello. Nel 2000, l’opera era stata offerta all’asta da Christie’s, identificata come Santa Maria d’Egitto, raggiungendo un valore di 611mila dollari. La recente vendita segna un notevole apprezzamento del suo valore nel corso degli anni.
Raffaello all’asta: record e confronti
Il record d’asta per un’opera di Raffaello rimane il disegno a gesso Head of a Muse, uno studio preparatorio per l’affresco Il Parnaso in Vaticano, venduto da Christie’s a Londra nel 2009 per 29,16 milioni di sterline (48 milioni di dollari). Tra i dipinti, il Ritratto di Lorenzo de’ Medici, Duca di Urbino (1518), ha raggiunto 18,5 milioni di sterline (37,3 milioni di dollari) nel 2007, mentre un ritratto di profilo di Valerio Belli è stato venduto per 3,2 milioni di dollari nel 2016. Questi dati offrono un quadro del mercato delle opere di Raffaello, evidenziando come anche le opere giovanili e di dimensioni contenute possano raggiungere cifre considerevoli.
Il fascino intramontabile di Raffaello
La vendita di questa piccola tavola a un prezzo così elevato testimonia il fascino intramontabile di Raffaello e la sua capacità di emozionare e ispirare anche a distanza di secoli. L’opera, pur essendo giovanile, rivela già il talento e la sensibilità artistica che avrebbero reso Raffaello uno dei più grandi maestri del Rinascimento. La presenza delle impronte digitali dell’artista aggiunge un tocco di intimità e umanità, permettendo agli ammiratori di connettersi in modo più diretto con il genio creativo.