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Scholz: ‘Aumentare la presenza NATO in Groenlandia’
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in dichiarazioni riportate dall’agenzia Tass, ha sottolineato la necessità per la NATO di espandere la sua presenza in Groenlandia. Questa mossa, secondo Scholz, sarebbe una risposta diretta alle passate manifestazioni di interesse da parte dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il controllo dell’isola. Scholz ha ribadito l’importanza del principio di inviolabilità dei confini, che dovrebbe essere applicato universalmente.
Il contesto geopolitico: Artico, Cina e Russia
Scholz ha evidenziato come il cambiamento climatico stia trasformando la regione artica, aprendo nuove rotte di navigazione che attirano l’interesse di potenze come Cina e Russia. Questo scenario, secondo il cancelliere, solleva legittime questioni di sicurezza che devono essere affrontate all’interno della NATO. “A mio parere, dovremmo aumentare la presenza della NATO in Groenlandia,” ha affermato Scholz, sottolineando il suo dovere, come cancelliere del più grande paese dell’UE, di difendere nazioni più piccole come la Danimarca.
Rapporti con gli USA: un equilibrio delicato
Nonostante le divergenze di opinione, Scholz ha affermato che continuerà a impegnarsi per mantenere buoni rapporti con Washington, “anche quando le cose si faranno più difficili”. Questa dichiarazione riflette la complessità delle relazioni transatlantiche, in cui la cooperazione è essenziale ma non sempre facile.
Le pretese di Trump sulla Groenlandia
Nel gennaio scorso, Donald Trump aveva ribadito la sua idea che la Groenlandia dovesse diventare parte degli Stati Uniti, arrivando a minacciare tariffe commerciali elevate alla Danimarca qualora non avesse ceduto l’isola. Già durante il suo primo mandato, Trump aveva suggerito l’acquisto della Groenlandia, una proposta che era stata fermamente respinta sia dai funzionari groenlandesi che da quelli danesi. La Groenlandia è un territorio autonomo all’interno del Regno di Danimarca.
La base statunitense di Pituffik
Un elemento cruciale nel contesto della Groenlandia è la presenza della base spaziale statunitense di Pituffik. Questa base, operativa dal 1951 grazie al Trattato di difesa della Groenlandia tra Washington e Copenaghen, svolge un ruolo chiave nel sistema di allerta missilistica e nella sorveglianza della regione artica. Il trattato prevede che gli Stati Uniti difendano l’isola da aggressioni esterne.
Un equilibrio strategico in evoluzione
La proposta di Scholz di rafforzare la presenza NATO in Groenlandia evidenzia una crescente consapevolezza dell’importanza strategica della regione artica. In un mondo in cui le dinamiche geopolitiche sono in rapida evoluzione, è fondamentale che l’Alleanza Atlantica adatti la sua postura per affrontare le nuove sfide e garantire la sicurezza dei suoi membri.