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L’intervento di Mantovano a Lecce: Un Appello al Confronto sulla Riforma della Giustizia
Durante un evento del Rotary a Lecce, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha affrontato il tema della riforma della giustizia, ribadendo l’intenzione del governo di realizzare un cambiamento a favore dei cittadini. Mantovano ha espresso l’auspicio che le contrapposizioni sul tema possano essere superate attraverso un confronto costruttivo, sottolineando che l’obiettivo non è quello di creare una riforma contro i magistrati, ma di migliorare il sistema per il bene della collettività. Ha inoltre confermato quanto già espresso a Roma in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Critiche e Difesa dell’Operato del Governo: Tra Voto Popolare e Attuazione del Programma
Mantovano ha ironizzato su quelli che ha definito “due gravi scandali”: l’esistenza di un governo nato dal voto popolare da oltre due anni e l’impegno di tale governo nell’attuazione del programma con cui ha vinto le elezioni. Ha riconosciuto che il programma può essere oggetto di condivisione o meno, ma ha difeso la legittimità dell’azione governativa. In particolare, ha evidenziato come il capitolo giustizia preveda un disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere.
Separazione delle Carriere: Un Processo Già Avviato dalle Riforme Castelli e Cartabia
Il sottosegretario ha precisato che la separazione delle carriere è, di fatto, già in atto grazie alle riforme Castelli e Cartabia, che hanno reso molto complicato il passaggio da una funzione all’altra. Questa affermazione mira a contestualizzare l’attuale proposta di riforma, presentandola come un’evoluzione di un percorso già intrapreso, piuttosto che come una rottura netta con il passato.
Riforma della Giustizia: Un Equilibrio Delicato tra Volontà Popolare e Tutela delle Garanzie
Le parole di Mantovano a Lecce evidenziano la complessità del tema della riforma della giustizia, un campo minato in cui si intrecciano volontà popolare, esigenze di efficienza e garanzie costituzionali. L’auspicio è che il confronto invocato dal sottosegretario possa portare a un miglioramento del sistema che tenga conto di tutte le sensibilità coinvolte, evitando polarizzazioni e promuovendo un dialogo costruttivo tra politica e magistratura.