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Blitz No Vax al Municipio di Bergamo: scritte vandaliche nella notte
Nella notte del 12 Novembre 2024, il Municipio di Bergamo è stato oggetto di un atto vandalico: ignoti hanno imbrattato le pareti dell’edificio con scritte No Vax. L’azione, che ha destato sdegno e preoccupazione nella comunità locale, ha immediatamente innescato un’indagine da parte delle forze dell’ordine.
Indagini della Polizia di Stato: perquisizione a carico di un 34enne
A seguito di un’attenta attività investigativa, gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura di Bergamo nei confronti di un uomo di 34 anni, residente in provincia. L’uomo è ritenuto uno dei responsabili dell’imbrattamento, materialmente eseguito da due persone, con la complicità di almeno altre quattro con la funzione di “palo”, che si muovevano in bicicletta per eludere i controlli.
Sequestrato materiale riconducibile al movimento “Guerrieri ViVi”
La perquisizione, condotta dagli agenti della Digos di Bergamo, ha portato al sequestro di numeroso materiale riconducibile al movimento “Guerrieri ViVi”, un gruppo attivo sui social network, in particolare su Telegram. Il simbolo del movimento è una W cerchiata di rosso. Tra il materiale sequestrato figurano adesivi, manifesti, volantini e capi di abbigliamento con messaggi di propaganda No Vax. Inoltre, è stata rinvenuta una bomboletta spray di colore rosso, presumibilmente utilizzata per l’imbrattamento.
Bicicletta con vernice rossa: un indizio chiave per le indagini
Un elemento di particolare interesse per gli investigatori è il sequestro di una bicicletta con macchie di vernice rossa. Secondo quanto ricostruito, la bicicletta sarebbe compatibile con una di quelle utilizzate dal gruppo per raggiungere il centro di Bergamo e realizzare le scritte vandaliche.
Coinvolgimento in precedenti manifestazioni: il legame con la sfilata di Mezza Quaresima
L’indagato era già stato identificato in passato come membro del gruppo durante la sfilata di Mezza Quaresima nel marzo scorso. In quell’occasione, il gruppo aveva organizzato un’estemporanea iniziativa di protesta, utilizzando materiale simile a quello sequestrato durante la perquisizione.
Riflessioni sull’atto vandalico e la libertà di espressione
L’imbrattamento del Municipio di Bergamo rappresenta un atto vandalico che condanno fermamente. Pur riconoscendo l’importanza della libertà di espressione, è fondamentale che le manifestazioni di dissenso avvengano nel rispetto della legge e del patrimonio pubblico. L’utilizzo della violenza e del danneggiamento non sono mai giustificabili e minano il dibattito democratico. La vicenda solleva interrogativi sulla radicalizzazione di alcuni movimenti No Vax e sulla necessità di promuovere un confronto civile e costruttivo sulle questioni sanitarie.