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Atrocità e odio nel conflitto mediorientale
Lo storico e saggista Gabriele Nissim, presidente della fondazione Gariwo, ha espresso profonda preoccupazione per la situazione in Medio Oriente, sottolineando come il conflitto abbia generato “atti di atrocità di massa da entrambe le parti”. Durante un intervento a margine di un incontro dell’Università di Udine, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, Nissim ha evidenziato il trauma che affligge sia gli israeliani che i palestinesi, alimentando un odio reciproco che rappresenta un pericolo crescente. Secondo lo storico, è fondamentale che terze parti si assumano la responsabilità di lavorare attivamente per la pace, contrastando narrazioni di odio e proposte impraticabili.
L’appello al dialogo e all’impegno internazionale
Nissim ha criticato l’approccio europeo, focalizzato sull’unione dei “guerrieri” anziché dei “dialoganti”. Ha elogiato l’impegno del Papa, auspicando la creazione di un movimento culturale che coinvolga tutti i partiti politici, senza distinzioni tra maggioranza e opposizione. “In Medio Oriente, si dovrebbe mettere insieme i dialoganti, ma qui in Europa si mettono insieme i guerrieri e nessuno, a parte il Papa, si è impegnato per i dialoganti”, ha affermato Nissim, sottolineando l’urgenza di un cambio di paradigma.
Il progetto ‘Giusti del Medio Oriente’ e l’universalizzazione dei Giusti
Nissim ha riferito di essere stato ricevuto alla Camera dei Deputati per presentare il progetto ‘Giusti del Medio Oriente’, un’iniziativa volta a riconoscere e valorizzare le figure che si sono distinte per la difesa dei diritti umani e la promozione della pace nella regione. Nonostante ciò, lo storico ha lamentato la necessità di un maggiore impegno su questi temi. Gariwo, attraverso iniziative come il giardino a Neve Shalom, abitato da israeliani e palestinesi che vivono insieme, cerca di promuovere la convivenza pacifica, pur consapevole delle difficoltà e delle critiche che tali iniziative incontrano. L’obiettivo di Gariwo è l’universalizzazione delle figure dei Giusti, con la creazione di una giornata dedicata, già adottata dal Parlamento italiano, e la speranza di una sua approvazione da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU. Nissim auspica che questa diventi una posizione condivisa da tutte le forze politiche italiane.
Il ruolo dell’Italia e della comunità internazionale
Nissim ha sottolineato l’importanza di un ruolo attivo dell’Italia e della comunità internazionale nel promuovere il dialogo e la pace in Medio Oriente. Ha invitato a sostenere iniziative come quella di Neve Shalom e a promuovere la conoscenza e il riconoscimento dei Giusti del Medio Oriente, figure che rappresentano un esempio di coraggio e umanità in un contesto di conflitto e divisione. L’approvazione della giornata dei Giusti dell’Umanità da parte dell’ONU rappresenterebbe un passo significativo verso la costruzione di un futuro di pace e giustizia.
Un appello alla responsabilità e all’azione
Le parole di Gabriele Nissim risuonano come un appello urgente alla responsabilità e all’azione. In un momento storico segnato da conflitti e divisioni, è fondamentale che la comunità internazionale si impegni attivamente per la pace e il dialogo, contrastando l’odio e promuovendo la conoscenza e il riconoscimento di coloro che si battono per un futuro migliore. L’iniziativa di Gariwo e il progetto ‘Giusti del Medio Oriente’ rappresentano un faro di speranza, ma necessitano del sostegno e dell’impegno di tutti per poter realizzare il loro pieno potenziale.