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Sbarco a Crotone: fermati due presunti scafisti
La città di Crotone è stata teatro di un’operazione che ha portato all’arresto di due individui di nazionalità afgana, accusati di essere gli scafisti responsabili dello sbarco di 130 migranti avvenuto domenica scorsa. L’intervento è stato condotto dalla Squadra mobile locale, in seguito a indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone.
Dettagli sullo sbarco e l’assistenza ai migranti
Il gruppo di migranti, intercettato dalla Capitaneria di porto, era composto da 74 uomini, 27 donne e 29 minori provenienti da Afghanistan, Iraq e Pakistan. Dopo lo sbarco, i migranti hanno ricevuto assistenza sanitaria e sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto, dove sono state avviate le procedure di identificazione e accoglienza.
Indagini e sospetti: la svolta nelle investigazioni
Le indagini della Squadra mobile si sono concentrate sull’identificazione degli organizzatori del viaggio, che ha visto il gruppo di migranti partire dalla Turchia e raggiungere le coste calabresi. L’attenzione degli investigatori si è focalizzata su due persone che, pur dichiarandosi di nazionalità afgana, hanno destato sospetti a causa della loro incapacità di comprendere la lingua del paese d’origine.Ulteriori elementi di prova sono emersi dall’analisi del telefono cellulare di uno dei due fermati, dove è stato rinvenuto un messaggio scritto in una lingua diversa da quella dichiarata. Questo dettaglio ha rafforzato i sospetti degli inquirenti, portando a un’intensificazione delle indagini.
Le testimonianze dei migranti: un tassello cruciale
Un contributo decisivo alle indagini è giunto dalle testimonianze di alcuni migranti, i quali hanno indicato i due fermati come figure chiave nell’organizzazione del viaggio. Secondo i testimoni, i due uomini sarebbero stati visti mentre conducevano l’imbarcazione, confermando il loro ruolo di scafisti.Queste testimonianze, unitamente agli altri elementi di prova raccolti, hanno fornito un quadro sufficientemente solido per procedere al fermo dei due sospettati, che ora dovranno rispondere alle accuse formulate dalla Procura di Crotone.
Riflessioni sulla lotta al traffico di esseri umani
L’arresto dei due presunti scafisti a Crotone sottolinea l’importanza della continua vigilanza e dell’azione coordinata delle forze dell’ordine per contrastare il traffico di esseri umani. Questo evento evidenzia anche la vulnerabilità dei migranti, spesso costretti a rischiare la propria vita affidandosi a organizzazioni criminali senza scrupoli. È fondamentale che la comunità internazionale continui a lavorare insieme per offrire alternative sicure e legali a coloro che cercano una vita migliore, affrontando le cause profonde della migrazione forzata e smantellando le reti di trafficanti che sfruttano la disperazione umana.